THAT'S IT: contemporaneità a confronto

 
dove
Palazzina Azzurra
 
quando
Dal 23 al 29 agosto
 
telefono
 
 
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a cura di

Nikla Cingolani

 
 
 
 
 
 
 

Sabato 23 agosto alle ore 18,30 presso la Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto s’inaugura la mostra dal titolo THAT’S IT: contemporaneità a confronto. La mostra, organizzata dalla Galleria Marconi, IS Gallery, e Marche Centro d’Arte, con il patrocinio del Comune di San Benedetto del Tronto, presenta le opere di Federica Amichetti, Attinia, Roberto Cicchinè, Rocco Dubbini, Armando Fanelli, Pierfrancesco Gava, Carla Mattii, Rita Soccio ed è a cura di Nikla Cingolani che è anche autrice del testo critico.

Sarà possibile visitare THAT’S IT: contemporaneità a confronto dal 23 al 29 agosto, tutti i giorni dalle 18.00 alle 24.00.

La Palazzina Azzurra si trova in Viale Bruno Buozzi, 14 a San Benedetto del Tronto (AP).

 

Il giorno dell’inaugurazione Rocco Dubbini presenterà una performance realizzata con il supporto della cooperativa sociale Meridiana.

 

La curatrice Nikla Cingolani ha presentato il progetto su cui si basa THAT’S IT: contemporaneità a confronto con queste parole: “Attraverso le opere di otto artisti marchigiani, diverse per tematiche e ricerca, possiamo compiere una riflessione sulle urgenze del momento, grazie alla straordinaria sensibilità interpretativa di ciascuno di tradurre in immagini le proprie perplessità. L’arte, intesa come fare dilatato ed esteso, non risponde ad alcun obbligo linguistico e le loro espressioni diventano generali e fluide, spaziando alla sperimentazione in una continua metamorfosi. Federica Amichetti, Attinia, Roberto Cicchinè, Rocco Dubbini, Armando Fanelli, Pierfrancesco Gava, Carla Mattii, Rita Soccio, sono gli artisti a confronto i quali offrono un percorso di senso, dove l’arte diventa luogo di infiniti attraversamenti tra i diversi linguaggi. Il concept della collettiva è un’indagine sull’arte come elemento necessario per costruire l’immagine e la percezione di una regione caratterizzata da una molteplicità di culture e storie. In questo caso il pluralismo diventa spazio strutturale in cui la marchigianità non sia vista come una riduttiva caratteristica geografica, ma si ampli alla dissoluzione della stessa per ridefinirsi come territorio esperienziale universale. Il progetto è un’istantanea sul lavoro di questi artisti e la loro capacità di ascoltare quell’esigenza e quell’ombra, nell’esercizio di captare ciò che anima il vivere nell’epoca attuale. Dalla loro visione nasce l’amore per la bellezza in un tempo in divenire, capace di fissarsi per sempre in immagine che si ricordi. THAT’S IT. Ecco, questo è. L’opera è compiuta e il risultato lo abbiamo sotto i nostri occhi, ora.”