Gestione veicoli fuori uso

 
 
 
 
 
 
 

Descrizione

 

I veicoli abbandonati sono pericolosi per l'ambiente e per le persone. Spesso vengono utilizzati da chi cerca di recuperare pezzi e parti ancora utili. Questi rottami contribuiscono a creare nella città un senso di degrado e di incuria per l’ambiente. Ecco perchè è utile intervenire immediatamente per controllare la situazione e rimuovere il rottame.

Prendere in carico la segnalazione di un veicolo abbandonato non significa “farlo scomparire” in tutta fretta. La Polizia Municipale deve infatti rispettare normative molto rigide, che mirano a tutelare da un lato l’ambiente e la sicurezza, dall’altra i cittadini, talvolta i proprietari del veicolo abbandonato. 

Il veicolo è qualificato rifiuto nel momento in cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l'obbligo di disfarsi, così come definito dall’art. 183 D.Lgs n.152/06 Testo Unico per l’Ambiente.


Per i veicoli fuori uso in evidente stato di abbandono, appartenenti alle categorie M1 ed N1 del codice della strada, ovvero: autovetture, autoveicoli, o mezzi destinati al trasporto di merci aventi massa non superiore a 3,5 t, giacenti in aree pubbliche,“spazio aperto alla circolazione veicolare o pedonale”, e private, la normativa di riferimento per il conferimento ai centri di raccolta autorizzati, è D. Lgs. 209/2003. Le caratteristiche che debbono avere questi mezzi destinati alla demolizione sono: privi di targhe, di copertura assicurativa, di elementi strutturali e/o meccanici indispensabili alla circolazione. Per le restanti categorie di veicoli, sopra non menzionate, ovvero:

  • motoveicoli;
  • veicoli per il trasporto di persone con più di 8 posti a sedere oltre il conducente;
  • veicoli per il trasporto di cose di massa superiore a 3,5 t;
  • rimorchi; tricicli; macchine agricole, se in stato di abbandono, la procedura per il conferimento ai centri di raccolta autorizzati è disciplinata dal Decreto Ministeriale n. 460/1999.

In relazione alla dizione "aree ad uso pubblico" contenuta nell'art. 1, comma 1, del D.M. n. 460 del 1999, si ritiene che la stessa coincida con la definizione di strada pubblica o privata destinata alla circolazione dei veicoli, dei pedoni e degli animali di cui all'art. 2 del Codice della strada. Pertanto, l'area ad uso pubblico che rileva ai fini dell'applicazione del D.M. n. 460 del 1999 è qualsiasi spazio aperto alla circolazione veicolare o pedonale.

 

Modalità di presentazione

 

Le segnalazioni di veicoli in evidente stato di abbandono possono essere indirizzate per iscritto, a mezzo telefono o via e-mail, al Comando di Polizia Municipale del Comune di San Benedetto del Tronto, “Servizio Tutela Ambientale  ed Urbanistica”, p.zza Battisti n.1 tel. 0735/794274 – 794217 – poliziamunicipale@comunesbt.it

 

 

Costi e validità

 
 

Tempi di risposta

 

Le verifiche ambientali verranno eseguite nell’arco di una settimana dall’inoltro dell’esposto.

I relativi atti verranno redatti nell’arco di 15/20 giorni dal ricevimento della segnalazione, previo ulteriori adempimenti di verifiche d’ufficio.

Per poter avere risposta alle segnalazioni di presunto inquinamento acustico, la richiesta di accesso agli atti amministrativi, L. n.241/90 e ss.mm.ii., va inoltrata al Servizio Tutela Ambientale ed Urbanistica del Comando di Polizia Municipale di San Benedetto del Tronto (AP) , piazza Cesare Battisti n.1.

Tali richieste saranno oggetto di opportune valutazioni ai sensi del Regolamento Comunale “Sul procedimento amministrativo e sul diritto di informazione e di accesso agli atti”, Approvato con deliberazione di C.C. n. 4 del 04/02/2011 - in vigore dal 27/02/2011 – ed ai sensi dell’art.3 D.P.R. 12/04/2006 n.184.

Ai sensi dell'art. 2 comma 9bis della Legge n. 241/1990 si rende noto che, in caso di inerzia nella conclusione del presente procedimento, titolare del potere sostitutivo è il Dirigente (cliccare sul link corrispondente alla descrizione del "Settore" in alto, in questa stessa scheda).

 

Solo in caso di inattivazione del Dirigente, procederà in sostituzione il Segretario Generale (secondo le modalità indicate nello specifico avviso).

 

Note aggiuntive

 
 

Normativa di riferimento

 
  • Decreto LGS 152/2006 (Codice Ambiente)
  • Decreto LGS. 24 giugno 2003, n° 209
  • Decreto ministeriale 460/1999.
 

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