Lisa Ponti, un messaggio alla città di San Benedetto

Prosegue fino al 6 luglio alla Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto (orario: dalle ore 18 alle 24) la mostra di Lisa Ponti.

 

L'artista, figlia del grande architetto ed editore Giò Ponti con cui ha collaborato per decenni, è tornata con le sue opere nella nostra città dieci anni dopo la precedente esposizione: "Quella fatta 10 anni fa in questa città - ha detto - è stata un'esperienza felice che ho voluto ripetere perché   delle cose felici rimane sempre un'eco."

 

Lisa Ponti partecipò infatti nel 2001 alla rassegna "Marzo Donna" che si tenne sempre alla Palazzina Azzurra,   come prototipo dell'artista donna, con una particolare sensibilità per il mondo dell'esperienza culturale da trasferire agli altri.

 

I 50 disegni in mostra (compresi in un catalogo realizzato dalla galleria Toselli, la prima che propose al pubblico le sue opere nel 1992) sono modi per raccontare, anzi suggerire: "Tanti sono i modi di raccontare - ha infatti detto il giorno dell'inaugurazione il prof. Renato Novelli, docente universitario e assessore alla cultura all'epoca della prima mostra -   - e l'arte di Lisa Ponti offre uno spiraglio di fantasia per uscire dalla gabbia di ferro delle convenzioni in cui siamo rinchiusi".

 

Ed è proprio quanto Lisa Ponti ha voluto comunicare ai presenti: pur impossibilitata a presenziare all'apertura della rassegna, ha voluto evidenziare questo carattere ispiratore delle sue opere attraverso le parole che suo padre Giò le trasmise: "Cara Lisa, gli acrobati ci insegnano che tutto è immaginabile e possibile al di là dei limiti, ma con lietezza, forza, coraggio e giovinezza, immaginazione, bontà."

 

Per questa occasione Lisa Ponti ha voluto trasmettere a tutti i sambenedettesi, tramite la curatrici della mostra Franca Bernardini, questo saluto:

"A San Benedetto succede di tutto:

mostre che ricompaiono in museo

dieci anni dopo,

come lune riemerse dall'eclissi...

(San Benedetto è luogo

di partenze e ritorno a largo raggio...

I pescatori di San Benedetto

non pescano nei dintorni:

sono dei pescatori giramondo

cui non manca né il tempo né

il coraggio...)"