Nuove regole per la vendita di bevande e la somministrazione di alcol

Il sindaco Pasqualino Piunti ha firmato una nuova ordinanza con cui si vieta "a chiunque risulti, a vario titolo ed in forme diverse, autorizzato alla vendita e/o somministrazione di alimenti e bevande anche attraverso distributori automatici o in circoli privati, e/o alla vendita al dettaglio, anche in qualità di artigiano, di bevande confezionate in contenitori di vetro o lattine e/o alcoliche e superalcoliche", dalle ore 21 alle ore 6 del giorno successivo, di "vendere per asporto bevande in contenitori di vetro, lattine e in metallo, o in altro materiale potenzialmente utilizzabile quale strumento atto ad offendere o a turbare l’incolumità fisica e l’ordine pubblico".

E' inoltre vietato, nella stessa fascia oraria, somministrare o vendere bevande alcoliche e superalcoliche per l’asporto in qualsiasi contenitore.

Sono altresì vietati dalle ore 21 alle ore 6 del giorno successivo il consumo di bevande alcoliche e la detenzione di qualsiasi genere di contenitore di vetro e/o lattine nelle aree pubbliche o aperte al pubblico, comunque denominate e definibili, delimitate o meno.

Il testo integrale dell'ordinanza

 

AGGIORNAMENTO DEL 18 GIUGNO

Si avvicina il secondo fine settimana in cui sarà in vigore l’ordinanza sindacale che, tra gli altri provvedimenti, vieta di “somministrare o vendere bevande alcoliche e superalcoliche per l’asporto in qualsiasi contenitore”.
Nello scorso week end non si sono registrati particolari problemi, segno che la misura ha dato subito risultati importanti, ma i controlli operati dalla Polizia Municipale sabato notte hanno anche messo in evidenza che alcuni operatori del settore non avevano ben compreso le conseguenze pratiche di questa disposizione.
Per questo il sindaco Pasqualino Piunti richiama gli esercenti alla responsabilità di rispettare e far rispettare questo provvedimento che si concretizza nell’evitare che gli avventori, una volta acquistata la bevanda, si spostino al di fuori dello spazio di pertinenza dell’attività.
Ciò vuol dire che, una volta che lo spazio a disposizione del locale, al chiuso o all’aperto, sia saturo, non è possibile continuare a somministrare bevande alcoliche. Sta al gestore ovviamente valutare quando tale limite viene raggiunto.
Vale la pena ricordare che l’ordinanza sanziona sia il consumatore di alcolici negli spazi pubblici sia, in modo ben più pesante, l’operatore commerciale che, consentendo che l’avventore esca dalle pertinenze dell’esercizio con la bevanda in mano, effettua di fatto una vendita per asporto.

 
 
San Benedetto del Tronto, 02-07-2020
 
A cura dell'Ufficio Stampa