Mobilità Sostenibile, ecco le linee guida

Linee guida riguardanti politiche di mobilità sostenibile utili all'Amministrazione comunale per definire, successivamente, un piano strutturato, redatto dagli uffici comunali in collaborazione con l'Istituto per l'integrazione dei sistemi (ISIS), da presentare all'approvazione del Consiglio Comunale, che possa migliore la qualità di vita dei cittadini.

 

E' il principale risultato conseguito nei due giorni di incontri tra Amministrazione comunale e  gruppo di portatori d'interesse che si sono svolti lunedì 19 e martedì 20 novembre in Municipio nell'ambito del progetto Quest, finanziato dalla Commissione Europea e volto a supportare la città nel compiere progressi concreti per rendere più sostenibile la mobilità urbana.  

 

Il gruppo era composto da Luca Spadoni, assessore alla mobilità, e Paolo Canducci, assessore all'ambiente e alla Pianificazione urbanistica, dai tecnici comunali dei settori Polizia Municipale, Qualità Urbana e Pianificazione urbanistica, dai rappresentanti di Start S.p.A. (gestore del trasporto pubblico locale), Azienda Multiservizi S.p.A., delle Associazione Tassisti Sambenedettesi "A.T.I.S." e "L.A.T.A.S.", delle associazioni di categoria Confcommercio, Confesercenti, Confindustria turismo, del Consorzio turistico "Riviera delle Palme", di Cittadinanza attiva, di Codacons, dei tre Istituti Scolastici Comprensivi sud, centro e nord, di Legambiente e dei Comitati di quartiere cittadini.

 

Le indicazioni emerse dall'intenso lavoro di confronto riguardano misure su trasporto pubblico locale, pedonalità, ciclabilità, circolazione veicolare nel centro cittadino e offrire differenti soluzioni di parcheggio.

 

Innanzitutto occorre creare un ufficio Mobilità in grado di effettuare un coordinamento territoriale con tutti i soggetti che contribuiscono alla realizzazione della mobilità cittadina.

 

Per quanto concerne il trasporto pubblico locale, si è chiesto di creare una mappa cartacea e digitalizzata con orari e percorsi da integrare con quelli ciclabili, ubicazione dei parcheggi e delle zone pedonali ed effettuare costanti monitoraggi e studi sui flussi di utenti e i percorsi e, in un secondo momento, proporre miglioramenti per quanto concerne percorsi, differenziazione tariffe, accessibilità per disabili e porta biciclette sugli autobus.

 

Dal confronto è inoltre emersa l'esigenza di ampliare e migliorare i servizi di piedibus e bicibus già esistenti per i percorsi casa - scuola coinvolgendo gli adulti al fine di pianificare anche il loro spostamenti casa - lavoro e individuando la figura del "mobility manager" in ogni quartiere, ovvero un facilitatore e coordinatori dei servizi di ciclabilità e pedonabilità che aiuti i cittadini a conoscere le azioni attivate dall'Amministrazione.

 

E' stata inoltre proposta la creazione di un "Bici - Plan", un piano in cui ipotizzare eventuali piste ciclabili da realizzare sul territorio, sulla base delle risorse economiche disponibili, che possano andare a completare e integrare la rete già esistente.  

 

Il gruppo ha anche proposto soluzioni specifiche per il centro cittadino. In particolare ritiene indispensabile individuare un'area limitrofa all'isola pedonale in cui trasformare i parcheggi a pagamento in stalli per residenti, a fronte della realizzazione di un parcheggio in piazza San Giovanni Battista, oltre a rendere pedonali e ciclabili altre zone attualmente destinate al traffico veicolare previo confronto con le categorie produttive interessate. In un momento successivo, secondo il gruppo, si potrebbe replicare la limitazione al traffico veicolare anche in altre zone altamente frequentate dai cittadini come quello di Porto d'Ascoli centro.

 

"L'Amministrazione comunale - spiega l'assessore alla mobilità Luca Spadoni - terrà conto delle raccomandazioni del gruppo di lavoro nella redazione del piano di azione della mobilità sostenibile che dovrà essere portato, entro il primo semestre del 2013, all'esame del Consiglio comunale. Siamo molto soddisfatti dai risultati ottenuti, non solo per il metodo partecipativo avviato con i portatori d'interesse, ma anche per il contributo che la cittadinanza ha fornito rispondendo al questionario on line. Come assessore con delega alla partecipazione, sono convinto che questo sia un metodo da utilizzare per tante altre decisioni importanti da assumere sia riguardo la mobilità che altri ambiti della vita cittadina".