Il Consiglio comunale "avvia" la riqualificazione di zona San Pio X

«La riqualificazione di zona San Pio X è ormai un processo irreversibile». Parole del sindaco di San Benedetto Giovanni Gaspari, pronunciate durante il Consiglio comunale di lunedì 21 marzo. In quattro ore e mezza l'assemblea ha discusso e approvato tutti i punti all'ordine del giorno. La discussione più articolata si è appunto registrata intorno al "Piano particolareggiato di iniziativa pubblica" relativo alla riqualificazione di zona San Pio X. Il sindaco ha rivendicato con soddisfazione il fatto che, con il progetto, si avvia «una pianificazione all'avanguardia per l'intera zona, con autosufficienza energetica e un'efficace perequazione tra pubblico e privato. In ballo non c'è dunque solo la realizzazione della piazza davanti alla chiesa di San Pio».


Dopo aver ricordato che l'elaborato è stato oggetto di confronto in molte riunioni e assemblee di quartiere, il Sindaco ha fornito alcune cifre: in zona San Pio X, grazie all'attenzione per le energie rinnovabili e ai metodi di costruzione ecocompatibile, una volta completati gli interventi previsti a beneficio sia dei privati che del pubblico, nella zona si risparmieranno circa 2 milioni e mezzo di kilowattora all'anno rispetto ad oggi, mentre il Comune acquisirà verde e servizi per oltre 53 mila metri quadrati. Il consigliere Vignoli ha contestato che dopo cinque anni di mandato sia stato presentato solo l'avvio di un progetto per quella zona, mentre Primavera e altri si sono concentrati sia sull'edificazione concessa (per oltre 63 mila metri cubi), sia sulla centrale di trigenerazione.


A proposito di quest'impianto, l'atto approvato (16 sì, 2 no e 5 astenuti) non specifica il tipo di alimentazione, ma le principali alternative sono le biomasse e il metano, che potrebbero coesistere. La centrale genererebbe 12 gigawattora all'anno, contro i quasi 25 dell'impianto previsto alcuni fa nella zona "Albula alta", un progetto bocciato dall'attuale Amministrazione nel 2006. E sul confronto tra i due progetti sono intervenuti i consiglieri Gabrielli, Marinucci, Lazzari, Poli, Felicetti, Cappelli, De Vecchis (per il quale il piano è «l'ennesimo francobollo urbanistico» in assenza di un PRG).


Il Consiglio ha poi dato il via libera definitivo alla trasformazione dell'hotel Garden in appartamenti, mentre la stessa pratica per l'hotel Miami ha avuto un primo assenso e dovrà tornare un aula al termine dell'iter previsto dalla legge. Respinta l'osservazione della Provincia di Ascoli, che faceva pesare il ricorso pendente al TAR (organismo che però non ha concesso la sospensiva alla variante all'art. 29 delle norme tecniche di attuazione del vigente Prg).


In apertura di seduta, e in risposta ad una interrogazione presentata da Vignoli, l'assessore ai Lavori pubblici Leo Sestri ha fornito un dettagliato resoconto del contenzioso in essere tra il Comune e la ditta Falcicchio di Bari a proposito della costruzione del Palacongressi negli anni '90. Sestri ha parlato del procedimento fallimentare cui è sottoposta la Falcicchio e della causa aperta dinanzi al tribunale di Ascoli per il recupero di un credito che il Comune sostiene di vantare nei confronti della ditta per quasi 770 mila euro. Ma nel frattempo il Comune stesso ha già speso circa 120 mila euro tra parcelle legali, perizie e un lodo arbitrale.

 

Approvato infine il nuovo regolamento sui comitati di quartiere, con un emendamento di Giorgio De Vecchis che precisa che tali organismi non saranno autorizzati a svolgere attività commerciali. Tra i primi effetti del nuovo provvedimento, l'istituzione di un "election day" per tutti e 16 i quartieri nel prossimo autunno con il sistema dell'elezione diretta del Presidente da parte dei cittadini.