Sentina, al via i lavori per il ripristino dei laghetti

Sono partiti questa mattina i lavori che restituiranno alla Riserva Naturale Regionale Sentina l'antico splendore consentendole di tornare ad essere una zona umida retrodunale. Il progetto, denominato "Recupero della zona umida costiera della Sentina" (Re.S.C.We. - Restoration of Sentina Coastal Wetlands), è stato presentato nell'ambito del programma europeo "Life+ Natura e Biodiversità" per l'anno 2009 e permetterà il ripristino di due specchi d'acqua con caratteristiche morfologiche ed ecologiche diverse: uno di acqua salmastra, più profondo, sarà localizzato in prossimità della Torre sul Porto, mentre l'altro di acqua dolce, più superficiale, sarà situato più a sud, nei pressi dell'argine del fiume Tronto.

 

Il progetto è stato presentato da 5 partner (Comune di San Benedetto del Tronto e Riserva Naturale Regionale Sentina, Comune di Ascoli Piceno, Cras srl - Centro Ricerche Applicate per lo Sviluppo Sostenibile, Fondazione Univerde, Centro Ricerche Floristiche delle Marche della Provincia di Pesaro Urbino), ha un valore di € 1.119.018,00 ed è cofinanziato al 50% dalla Commissione Europea. Dall'Europa arriveranno dunque € 559.509,00, il resto verrà dai soggetti proponenti. Il maggior investimento sarà garantito dal Comune di San Benedetto e dalla Riserva Sentina, coordinatori del progetto.

 

I lavori, che dureranno sei mesi, prevedono anche la realizzazione di un sistema di fruizione costituito da capanni per il bird-watching e passerelle in legno che consentiranno ai visitatori di poter godere del paesaggio e dell'avifauna che troverà rifugio in un habitat confortevole. Sono previsti anche interventi di consolidamento del paesaggio retrodunale attraverso tecniche di ingegneria naturalistica e la piantumazione di specie autoctone, al fine di rallentare il drammatico processo di erosione costiera.

 

Oltre a questo, sono previste attività di educazione ambientale rivolte a bambini e adulti, l'impiego e la divulgazione di buone pratiche di gestione, attività di ricerca scientifica e monitoraggi, la reintroduzione di specie vegetali e animali tra cui la "tartaruga palustre italiana". Per la durata del progetto saranno inoltre organizzati meeting e convegni cui parteciperanno esperti internazionali nei vari settori tematici connessi alle zone umide.

 

Soddisfazione per l'assessore Paolo Canducci: "Finalmente si raccolgono i frutti di cinque anni di lavoro intenso tra Amministrazione comunale e comitato d'indirizzo. La Riserva Sentina è una grande opportunità per il nostro territorio e non un area abbandonata come qualcuno, negli anni passati, amava definirla".

 

"Dopo i numerosi risultati finora ottenuti in fatto di conservazione dei beni architettonici e di adeguato assetto naturale dell'area - dichiara Pino Marcucci, componente del Comitato d'indirizzo - il ripristino dei laghetti è sicuramente l'intervento che maggiormente qualifica la Riserva Sentina. Si tratta di un risultato importante per il miglioramento della promozione delle attività di educazione, di formazione e di ricerca scientifica, presupposti indispensabili per favorire uno sviluppo economico legato ad un turismo che vada ben oltre il periodo estivo".