Raccolta differenziata, i Comuni chiedono più soldi al consorzio per gli imballaggi CONAI

Su proposta dell'assessore all'ambiente Paolo Canducci, è stata approvata oggi, nel corso della riunione della Giunta comunale, una delibera di adesione alla proposta dell'Associazione Comuni Virtuosi (di cui San Benedetto fa parte) di rivedere la somma che il CONAI (il consorzio nazionale delle imprese della filiera degli imballaggi) restituisce ai Comuni stessi sul totale di ciò che incassa dal riciclaggio dei materiali. Attualmente il sistema CONAI ricava dai materiali riciclati circa 819 milioni di cui solo 297 ritornano ai Comuni che però coprono solo un terzo dei costi di raccolta.

 

Nella delibera si sottolinea inoltre come il sistema del riciclaggio, oltre a rispettare normative europee e gli equilibri ambientali, costituisce anche fonte di occupazione, visto che una differenziata svolta in modo efficiente in tutta Italia potrebbe generare almeno 200.000 nuovi posti di lavoro.

 

"Noi puntiamo molto a questo riequilibrio degli introiti - spiega Canducci - anche perché vogliamo potenziare un percorso che ci sta dando grandi soddisfazioni. A tal proposito, ritengo sia necessario intervenire sulla questione della raccolta differenziata "spinta" in città senza tacere le problematiche emerse ma neppure oscurare i notevoli risultati ottenuti. E' incontrovertibile il successo del "porta a porta spinto": siamo passati da una media del periodo estivo del 37% nel 2009 al 43% delle estati 2010 e 2011 per balzare quest'anno ad una media dei tre mesi estivi che supera il 60% con una punta del 65% a giugno. Abbiamo quindi ampi margini di crescita per i mesi successivi, quando la città tornerà alle sue dimensioni demografiche normali. La conclusione può essere una sola: i sambenedettesi hanno risposto in maniera splendida e fanno la differenziata".

 

"Ci sono sicuramente delle criticità - continua Canducci - parlo di quei 25 /30 punti della città dove attorno ai bidoni marroni dell'umido e azzurri di pannolini e pannoloni, si accumulano sacchetti dell'immondizia di chi non vuol sentir parlare di differenziata. Parlo di "volere" e non di "sapere" o "potere", perché informazione e mezzi per differenziare correttamente i rifiuti non sono mancati: dal B.U.M. che arriva in tutte le case alla distribuzione dei kit di sacchetti e cestini con annessi pieghevoli illustrativi, dalle assemblee di quartiere fino al sito comunale che indica, via per via, quando si ritirano i sacchi delle varie tipologie. Le attività commerciali poi, comprese quelle stagionali, hanno un servizio specifico per loro e quindi è abbastanza agevole individuare la tipologia di utenti che si rifiuta di fare la differenziata. Per questo la nostra Polizia Municipale e la Picenambiente hanno costituito un gruppo di lavoro per mettere a punto tempi e modi per individuare e sanzionare gli inadempienti. Un'operazione già avviata e di cui presto pubblicizzeremo i primi risultati".

 

"Ciò detto - prosegue l'assessore - forse è il caso di rinfrescare la memoria a chi manifesta nostalgia per i cassonetti bianchi: puzzavano, nessuno li voleva sottocasa, producevano rumore quando venivano svuotati nelle ore del riposo, si rompevano, dentro ci finiva di tutto. Le proteste erano infinite".

 

"A settembre, come prevede il contratto - è la conclusione di Canducci - sarà attivato un tavolo permanente con Picenambiente per valutare le criticità e individuare eventuali modifiche al servizio. Ma una cosa è certa: indietro non si tornerà, per rispetto non solo delle leggi e dell'ambiente, ma soprattutto di chi, la stragrande maggioranza, la differenziata la fa e la fa bene".