Crisi del pesce azzurro, intervento dei sindaci di S. Benedetto e Giulianova

Mastromauro:"Urge un fermo apposito". Gaspari:"Le due Regioni coinvolgano il Ministero"

- 23 aprile 2010
 
 

"Sin dal settembre 2009 Walter Squeo, presidente della Federpesca Abruzzo, aveva richiamato l'attenzione sulla crisi in atto nel settore del pesce azzurro. Un grido d'allarme che avevo subito raccolto e che ora torna drammaticamente d'attualità. La pesca indiscriminata - dice il sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro - ha determinato il collasso per cui il pesce azzurro o non si trova, o è deprezzato essendo noi, ormai, invasi dal pesce croato".

"Appoggio con forza - aggiunge in proposito il sindaco - quelle che mi sembrano soluzioni dettate dalla logica e dal buon senso: un fermo urgente limitato al pesce azzurro per almeno due mesi, il reperimento di fondi a sostegno dei marinai e, ancora, una regolamentazione della pesca con tariffe e taglia minima per il pesce azzurro, lasciando libero il novellame. Non sarebbe poi inopportuno creare un consorzio per gestire quantitativi e giornate di pesca, prendendo a modello quello, assai funzionante, creato per le vongole.

Ribadisce Giovanni Gaspari che si è avuta piena convergenza e forte collaborazione con il collega di Giulianova. "Insieme - dice - agiremo affinché intervengano gli assessorati alla pesca delle due Regioni sul Ministero delle risorse agricole che ha disponibilità delle risorse del FEP, Fondo Europeo per la Pesca, a sostegno delle situazioni di crisi. L'altra azione che le nostre Regioni dovranno condurre è quella di ottenere una uniformità di controlli circa la qualità e la dimensione del pescato, così da evitare l'immissione sul mercato di forti quantitativi di prodotto di piccole dimensione tale da determinare il crollo del prezzo. Sono misure necessarie per un settore, lo ripeto, in fortissima crisi e che quindi deve essere assolutamente aiutato".