Deposito gas, presto uno studio indipendente

L'affidamento in tempi brevissimi (entro questa settimana) dell'incarico ad uno "spin off" dell'Università di Camerino per condurre uno studio indipendente sull'impatto dell'impianto sul territorio circostante. La costituzione, da formalizzarsi anch'essa entro pochi giorni, di un tavolo istituzionale composto da tecnici, consiglieri comunali, ambientalisti e comitati di quartiere per valutare tali riflessi e definire una posizione unica della città.

Sono le iniziative che il Comune sta per intraprendere in merito al progetto di realizzazione di un deposito di stoccaggio di gas metano nel sottosuolo cittadino (ma anche di una vasta area compresa tra Marche e Abruzzo) presentato al Ministero dalla società Gas Plus.

Le ha illustrate il sindaco Giovanni Gaspari, insieme agli assessori all'ambiente Paolo Canducci e alla partecipazione Luca Spadoni, ai presidenti e componenti dei direttivi dei Comitati di quartiere appositamente riuniti in sala consiliare nel pomeriggio di martedì 6 dicembre.

Nel dettaglio, lo "spin off", cioè una società collegata all'Università, ha già manifestato la disponibilità a concludere lo studio entro 45 giorni per un compenso di circa 10.000 euro. "Entro il 20 gennaio, quindi, dovremmo disporre di questi dati - ha detto il Sindaco - nel frattempo costituiremo questo tavolo di lavoro che sarà composto dai capigruppo consiliari, da rappresentanti dei partiti anche non presenti in Consiglio comunale, da due rappresentanti dei Comitati di quartiere, due rappresentanti di associazioni ambientaliste e da tecnici esperti nella problematica che hanno dato la disponibilità a collaborare gratuitamente come il geologo Giuseppe Cappelli e gli ingegneri Giustino Zazzetta e Gianni Agostini".

Il Sindaco ha anche detto di aver contattato la Gas Plus per avere la disponibilità ad inviare in città i suoi tecnici per incontrare la commissione, cosa che dovrebbe avvenire entro la fine dell'anno. "Siamo tutti preoccupati e timorosi - ha detto ancora Gaspari - e confermo che se solo dovesse residuare un minimo dubbio, non esiteremmo a metterci di traverso per quanto è nelle nostre possibilità" (la competenza autorizzatoria é infatti ministeriale).

L'assessore Canducci ha aggiunto di aver incontrato i comitati di tutela ambientale della Val Vibrata, zona anch'essa coinvolta dal progetto, che hanno chiesto di poter contribuire alla valutazione con i loro studi. Confortato dal tecnico comunale ing. Germano Polidori, che ha relazionato in proposito, Canducci ha spiegato che la partita è ancora apertissima: la conferenza dei servizi del primo dicembre scorso è stata soltanto interlocutoria, la Valutazione di Impatto Ambientale che la Regione deve effettuare dunque non si è ancora conclusa.  Successivamente sono previste la concessione ministeriale di stoccaggio, il parere sulla prevenzione di incidenti rilevanti (ai sensi della cosiddetta "direttiva Seveso"), la variante urbanistica di competenza ministeriale, il permesso di costruire rilasciato dalla Regione, la valutazione di incidenza sui Siti di Importanza Comunitaria (quale è la Sentina), la verifica di compatibilità idraulica, di competenza dell'Autorità di bacino e del Genio civile, l'autorizzazione all'emissione in atmosfera e in acqua di competenza della Provincia, l'autorizzazione allo spostamento delle linee elettriche di alta tensione. Per dare un'idea dei tempi, la legge che prevede la creazione di questi siti di stoccaggio temporaneo del gas risale al 2000, la gara per il rilascio della concessione del sito marchigiano si è conclusa nel 2007, nessun impianto di questo tipo è ancora in esercizio.

In apertura di seduta, il presidente del Comitato di quartiere Marina Centro Pierfrancesco Troli ha letto un documento di tutti i Presidenti rivolto a tutte le autorità a vario titolo coinvolte nella vicenda con cui si esprime un "unanime dissenso verso la condotta tenuta dalle forze politiche e istituzionali riguardo alla carenza di informazione alla cittadinanza" e si chiede "di convocare un confronto aperto tra tutte le parti coinvolte per un confronto democratico nell'interesse collettivo".