NATALE CON GLI AUTORI

 
dove
Palazzo Bice Piacentini
 
quando
1-9-16-22 dicembre 2017 ore 17,30
 
telefono
 
 
e-mail
 
 
a cura di

In collaborazione con I luoghi della scrittura

 
 
 
 
 
 
 

Giorgio Montefoschi è autore di diciassette romanzi - tra i quali La felicità coniugale (Rizzoli), Lo sguardo del cacciatore (Rizzoli), Il volo (Mondadori), La sposa (Rizzoli), Le due ragazze con gli occhi verdi (Rizzoli) -, una raccolta di saggi letterari intitolata Quando leggere è un piacere (Rizzoli) e due libri di viaggio, entrambi pubblicati da Guanda: Dove comincia l'Oriente e Il buio dell'India. Nel 1994 con La casa del padre (Bompiani) ha vinto il Premio Strega. Da quello stesso anno collabora al "Corriere della Sera".

IL LIBRO
Roma, nel quartiere borghese di Prati abitano Giovanni Dalmati e la moglie Serena, compagna di una vita: complice, affettuosa, sempre pronta a sostenerlo. Giovanni ha sessant’an...ni, è un uomo solido, fa l’avvocato, ama la sua famiglia. Qualche tempo prima un attacco cardiaco, da cui si sta cautamente riprendendo, gli ha fatto assaggiare la propria vulnerabilità e, all’improvviso, ha sentito il peso del tempo che scorre.

Andrea, il fratello minore, giornalista senza ambizioni, eterno adolescente insoddisfatto, vittima di altalenanti depressioni, è legato a Ilaria: una quarantenne dotata di un fascino elementare e fulminante, di una carica sensuale irresistibile. Giovanni, attratto dalla sua bellezza, si ritroverà invischiato in una passione ossessiva, morbosa, come tutte le passioni proibite. E il suo mondo sarà sconvolto.

Con il passo sicuro delle stagioni che trascolorano una nell’altra, Giorgio Montefoschi mette in scena una Roma stupenda e dà un’ulteriore prova della sua straordinaria abilità introspettiva, della capacità di scavare nel profondo con apparente facilità.

Un romanzo percorso da un dialogo fitto, essenziale, che nelle sue pieghe restituisce con nuda sensibilità le oscillazioni del cuore, mutevole e imprevedibile come i maestosi cieli delle Dolomiti che aprono e chiudono questa storia di amore, desiderio, crisi e riemersione

 

---------------------------------------------------------------  

 

Simone Costa (1980) è nato a Napoli ma ha sempre vissuto a Roma. Cronista del telegiornale di La7, è laureato in Filosofia e in Scienze della comunicazione. Nel 2015 ha pubblicato il romanzo Precipitare (Bordeaux).

IL LIBRO
Marco Cocco, autore deluso, ex alcolista, dopo anni di rifiuti riesce finalmente a piazzare la trasmissione vincente: I favolosi anni ’85. La nostalgia è la chiave del programma, che ha subito un gran successo. L’idea semplice e per questo geniale sta nella costruzione di ricordi positivi in cui tutti possano riconoscersi: il profumo del piatto preferito da bambini, l’amore sbocciato da adolescenti su una spiaggia, la vittoria della Nazionale ai Mondiali di calcio. A dare voce alle storie è lo speaker arrivista, calcolatore ma bravissimo, Charlie Poccia. Sulle sue tracce cerca di mettersi Irene Castello. Manager in carriera, al culmine dell’affermazione professionale la giovane donna si ammala di una sindrome unica: non riesce più a decifrare le parole della gente, che per lei suonano come bisbiglii incomprensibili. Chissà se la dolcezza amara delle frasi ascoltate alla radio riuscirà a riportarla alla normalità.

 

---------------------------------------------------------------


Davide Giacalone, editorialista per Rtl 102.5 e «Il Giornale», è autore di saggi ed inchieste. Con Rubbettino ha pubblicato: Diario civile (2005), Razza corsara (2004), L'Italia come bugia (2003), Digiradio (2003), Non stop Views (2007) Una voce alla radio (2008), Good morning Italia! (2009), Terza Repubblica (2010), Sveglia! (2011), L’Italia dei 1000 innovatori (con A. Cianci 2011), Rimettiamo in moto l’Italia (2013), Senza paura (2014), Sindrome Calimero (2015), Viva l'Europa viva (2017). Libero professionista, per essere libero di scrivere quel che pensa.
IL LIBRO
Europei si nacque. Europeisti si era. Antieuropeisti o euroscettici lo si è diventati. Europeisti lo eravamo... per normalità, molto anche per retorica, certo. Antieuropeisti lo si è diventati dopo avere goduto dei benefici dell’integrazione, quando i molti errori commessi e l’affermarsi dei vincoli parametrali hanno consentito di operare la più fantastica delle falsificazioni: i conti dissestati, la spesa pubblica improduttiva, il debito stellare, la connessa demoniaca pressione fiscale, non erano più conseguenza delle scelte che si erano fatte, del diffondersi dell’assistenzialismo, delle reclamate elemosine di Stato, dei contrasti al dispiegarsi del libero mercato e della tenace difesa delle rendite di posizione, ma erano tutte colpe dell’Europa. Ciliegiona sulla torta: la viltà delle classi dirigenti, politica e non solo, che anziché assumersi il compito di richiamare alla ragionevolezza e all’ordine hanno provato a scaricare il peso delle cose dovute su un’entità astratta e prevalente: ce lo chiede l’Europa. C’è del buono, in questo percorso degenerativo, che buono non è. Una delle cose buone è che dirsi europeisti non è più lo scontato e indistinguibile luogo comune, praticabile in qualche adunanza domenicale o in qualche rituale celebrazione scolastica. Dirsi europeisti è diventato un problema, un’affermazione che desta reazioni vivaci. Taluni credono sia quasi segno di follia. E io sono un europeista.    Sabato 16 Dicembre ore 17,30 presso la casa della Poesia Palazzo Bice Piacentini Davide Giacalone presenta il libro " Viva l'Europa viva" .Conversa con l'Autore Gianni Balloni. Evento organizzato dall'Amministrazione Comunale in collaborazione con I Luoghi della Scrittura e la Libreria la Bibliofila.


 --------------------------------------------------------------- 

 

Venerdì 22 dicembre ore 17,30 Luca Telese presenterà il libro "Cuori contro". Conversa con il Giornalista l'Avvocato Silvio Venieri. Evento organizzato dall'Amministrazione Comunale per il ciclo "Natale con gli autori" in collaborazione con " I Luoghi della Scrittura" e la Libreria " La Bibliofila".

 

Luca Telese (1970) scrittore, giornalista, autore e conduttore televisivo. Ha collaborato con L’Unità, Il Manifesto, Il Giornale, Il Foglio, Il Fatto Quotidiano. Per Sperling & Kupfer ha fondato la collana Le Radici del presente che per diversi anni ha sondato la storia del nostro passato prossimo.
Con Sperling & Kupfer ha pubblicato Cuori Neri e ha contribuito con diversi testi ad altri libri della collana.
IL LIBRO
Luca Telese ha deciso di scrivere un secondo libro dedicato alle storie degli Anni di Piombo durante una presentazione di Cuori neri a Milano, nel 2006. Sul palco con lui c’era Gad Lerner che ha svelato al pubblico la fine di Roberto Grassi, uno dei responsabili della morte di Sergio Ramelli.
Tele...se, nell’introduzione di questo nuovo, commosso e composto libro, scrive:
“So che quel giorno, sul palco di Milano, mi venne in mente che avrei dovuto scrivere tutte le storie dei ‘cuori dopo i cuori’. Le mille storie senza morale che mi erano arrivate dopo Cuori neri. Sentivo il bisogno di raccontare le storie belle e quelle brutte, le catartiche e le inquietanti, le storie utili e quelle senza senso. Le storie rosse e le storie nere. Le storie delle madri che continuavano ad attraversare questi lutti, a portarne il peso, a testimoniare verità. Oggi alcune di loro sono morte e la memoria rischia di appannarsi perché i testimoni diretti scompaiono. Oggi indagare nella zona grigia dove tutto rischia di confondersi è forse più utile di ieri. Ho iniziato su quel palco, ma ci ho messo dieci anni a scrivere questo libro: è questo l’unico luogo in cui Roberto Grassi e Sergio Ramelli possono stare di nuovo insieme…”