Presto i primi lavori per la messa in sicurezza del Paese alto. Breve storia delle perizie e dell'iter seguito dal Comune

 
Procede regolarmente la lunga e complessa operazione di finanziamento e progettazione dei lavori di consolidamento del Paese alto, condotta su più fronti amministrativi e fino ad oggi coronata da successo, visto che con nota prot. 13865 del 12/12/2007 è stato comunicato al Comune di San Benedetto l'inserimento nel 2° Piano Strategico Annuale per la Mitigazione del Rischio Idrogeologico da parte del ministero dell'Ambiente, e l'avvenuto finanziamento degli interventi di consolidamento delle cavità sotterranee per 764 mila euro, già arrivati da mesi nelle casse comunali. Nel marzo di quest'anno il Comune ha inoltrato regolare domanda per ottenere un ulteriore finanziamento, che però non è stato concesso, mancando, secondo il ministero, il requisito dell'urgenza dell'intervento. Ma ogni anno, entro il mese di marzo, tale domanda può essere reiterata.
Per ottenere quanto già concesso, il Comune aveva dovuto predisporre un progetto preliminare facendo una ricognizione delle criticità che erano emerse nel corso degli anni in più punti del vecchio incasato. Proprio nella produzione di questo progetto preliminare sono stati utilizzati tutti gli studi geologici già effettuati e tutte le informazioni possibili già raccolte dai vari uffici tecnici. È solo grazie a questi dati, efficacemente utilizzati, benché incompleti e poco dettagliati, che il Comune ha potuto ottenere un finanziamento.
Ma per essere inseriti nel Piano Strategico Annuale occorreva che le aree oggetto d'intervento fossero comprese nei "piani stralcio" per l'assetto idrogeologico in corso di predisposizione, predisposti, adottati o vigenti. I dati emergenti dagli studi pregressi sono serviti proprio come base per l'inserimento della zona del Paese alto nel "piano stralcio" redatto dall'Autorità di Bacino Regionale. Inserimento comunicato in via definitiva con nota prot. 23340 del 08/05/2008 dall'Autorità di Bacino, che ha classificato parte del Paese alto come zona a rischio Geologico, P2-R3, ovvero "pericolosità media" (P2) e "rischio elevato" (R3 e non R4 come chiesto dal Comune: il primo è un rischio non immediato, mentre R4 è un "rischio molto elevato", non concesso dalla Regione, a seguito di un sopralluogo).
L'area inserita nelle zone a rischio idrogeologico è risultata essere di minore estensione rispetto a quella chiesta dal Comune, proprio per la incompletezza dei dati raccolti nelle relazioni geologiche in possesso del Comune, che si limitavano solo ad una serie di sondaggi puntuali, nel vecchio incasato, trascurando le emergenze geologiche rilevate in altri punti che saranno soggette ad altri studi.
Completato questo iter di inserimento nelle zone di finanziamento degli interventi e inserimento nelle zone di rischio, l'ufficio tecnico ha cominciato a lavorare per realizzare l'intervento vero e proprio. Poiché i fondi erogati coprono solo una parte delle esigenze manifestate, si è deciso di iniziare l'intervento su una porzione dell'area a rischio idrogeologico, poi con altri finanziamenti si copriranno le aree restanti.
Questo è stato regolarmente comunicato al ministero con nota del 10/07/2008 prot. n. 36607 fissando i tempi dell'intervento, che sono i seguenti: entro il 2008 prima fase (incarico di progettazione); anni 2009 e 2010 i lavori veri e propri. Attualmente si sta incaricando il gruppo di professionisti che si è occupato del progetto preliminare, della redazione del progetto definitivo ed esecutivo, e delle indagini suppletive. Queste ultime, il cui importo è stimato in circa 20 mila euro più Iva, sono necessarie perché non è vero che il problema è noto, anzi è particolarmente ostico perché è noto solo in parte ed in maniera approssimativa.
Le indagini suppletive si rendono necessarie per mappare completamente le cavità ed il conseguente rischio geologico su una porzione dell'area inserita nel piano per l'Assetto Idrogeologico. Altri 67 mila euro più Iva saranno invece necessari per pagare la progettazione, direzione lavori, contabilità e oneri per la sicurezza relativi agli interventi che saranno realizzati.