La regista Luisa Morandini presenta "Vivere ancora", documentario sull'esperienza dei malati oncologici

 

Consapevolezza, prevenzione, umanità da parte di parenti, conoscenti e specialisti: la lotta ai tumori ha bisogno di molti contributi, passa per diverse sfumature, durante e intorno alle cure mediche. La regista Luisa Morandini racconta la sua battaglia vinta contro la malattia nel documentario "Vivere ancora", che verrà proiettato sabato alle 17,30 nell'auditorium comunale di viale De Gasperi 120, a cura dell'Associazione a Sostegno dei Malati Oncologici "Viviana Campanelli" (ASMO), con il patrocinio del Comune di San Benedetto, assessorato alle Politiche della città solidale.

L'ingresso è gratuito.

La regista sarà presente alla proiezione, che ha una durata di circa 75 minuti, al termine della quale si svolgerà un dibattito, al quale prenderanno parte anche i medici del reparto di Oncologia dell'ospedale di San Benedetto: il primario Giorgio De Signoribus e i suoi collaboratori medici, Francesca Giorgi e Andrea Morelli, i quali prendono in cura ogni anno dai 60 ai 90 nuovi casi, ma con una percentuale di guarigione in costante crescita, grazie alle nuove tecnologie disponibili, che però hanno tanto maggiore successo, nella misura in cui una buona prevenzione consenta di "prendere per tempo" questa malattia. Luisa Morandini è regista e attrice, nonché figlia del noto Morando Morandini, autore del "Dizionario del cinema" pubblicato dall'editore Zanichelli (al quale anche Luisa collabora).

Per ogni ulteriore informazione sull'attività dell'ASMO della famiglia Campanelli si possono chiamare i numeri 0735.781302 o 328.9055800, o visitare il sito www.asmovc.it.