L'auditorium comunale intitolato a Giovanni Tebaldini nel corso di un'intensa serata di musica e approfondimenti

 
La sala dell'Auditorium intitolato a Giovanni Tebaldini
La sala dell'Auditorium intitolato a Giovanni Tebaldini

San Benedetto si è idealmente riappropriata di uno dei personaggi più interessanti che vi abbiano vissuto. È stato così venerdì 26 giugno durante la serata di intitolazione dell'auditorium comunale di viale De Gasperi 120 a Giovanni Tebaldini, compositore e musicologo bresciano che trascorse in città gli ultimi dieci della sua vita, morendovi nel 1952. Serata durante la quale è stato scoperto tra gli applausi dei presenti il bassorilievo in bronzo raffigurante Tebaldini, opera realizzata dallo scultore ungherese József Kövér, giunto a San Benedetto per l'occasione. L'artista ha rivolto un saluto al pubblico dal palco dell'auditorium.

E serata di approfondimenti biografici e musicali, di ascolti preziosi, compresa quell'aria Padre, se mai questa preghiera giunga , su versi di Ada Negri, incisa nel 1950 dal soprano bolognese Maria Grazia Ciancabilla Franchi, oggi residente a Villa Rosa e presente in sala, insieme al sindaco di Martinsicuro Abramo Di Salvatore. L'incisione è stata recentemente restaurata. La Ciancabilli è stata visibilmente soddisfatta dall'ascolto e dalla serata.

«Una così ricca presenza di pubblico», ha detto il sindaco Gaspari durante il suo saluto iniziale, «è il segno di un sentire comune, dell'esigenza che un simile omaggio venisse reso a Tebaldini, e riteniamo che un'istituzione in generale sia tanto più autorevole e credibile se dà seguito a tali esigenze di valorizzazione del territorio. In questo caso, nel nome dell'arte, volevamo donare un sorriso alla città».

L'assessore alla Cultura Sorge ha giustamente sottolineato, tra le altre cose, l'importanza di Tebaldini per la diffusione dell'amore per la musica a San Benedetto. La Sorge ha inoltre ringraziato Guerrino Tamburrini, direttore della corale sambenedettese intitolata proprio a Tebaldini, tra i principali promotori della dedica anche dell'auditorium. La corale ha concluso la serata intonando i brani Settembre, La giovinezza e Sicut cervus dello stesso compositore.

 
La Corale "Giovanni Tebaldini"
La Corale "Giovanni Tebaldini"

Il prof. Renato Novelli, nipote di Tebaldini (come pure la signora Anna Maria Novelli pure presente in sala), ha ricordato "dal vivo" la figura del nonno, la sua profonda fede cattolica, il rapporto con i padri Sacramentini (molti rappresentanti dei quali erano presenti in sala), l'antifascismo e i problemi che questo gli causò, i due nipoti capi-partigiani che operarono a Milano, Giancarlo e Gianfranco, di cui egli era particolarmente orgoglioso.

Il prof. Pierpaolo Salvucci ha tratteggiato un ricco profilo del musicista definito da Giuseppe Verdi "amico fraterno", profondamente stimato da Arturo Toscanini, amato tra gli altri dall'allievo prediletto Ildebrando Pizzetti. Salvucci ha tenuto un informatissimo intervento sul tema "L'ultima dimora di Giovanni Tebaldini ", intervallato dalla videoproiezione di immagini significative riferite al percorso artistico del Maestro e dall'ascolto del brano musicale Romanza per violino e pianoforte.

Il prof. Tito Pasqualetti ha invece tratteggiato i rapporti del compositore con i letterati, e in particolare Antonio Fogazzaro, Ada Negri, Giuseppe Lesca, quest'ultimo sambenedettese, ora idealmente riavvicinato all'amico musicista grazie all'intitolazione di due strutture contigue: l'auditorium a Tebaldini, la biblioteca comunale allo stesso Lesca.

La serata si è conclusa con lo svelamento del bassorilievo nell'atrio dell'auditorium. Tebaldini morì a San Benedetto l'11 maggio 1952. Fu compositore di musica sacra e profana, musicologo, organista, direttore di cori e d'orchestra, paleografo e trascrittore di musiche antiche, conferenziere e didatta. Per la sua multiforme e qualificata produzione culturale a lui è riconosciuto il merito di aver dato un significativo contributo al rinnovamento della musica italiana tra fine Ottocento e primi decenni del Novecento.

 
 
San Benedetto del Tronto

- 27 giugno 2009