È ormai festa di popolo per la fine del fermo biologico

Folta partecipazione di pubblico martedì 1° settembre al porto per l'iniziativa del Comune e del Circolo dei Sambenedettesi



- 02 settembre 2009
 
 

La festa per la fine del fermo biologico, voluta dall'Amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto e giunta alla terza edizione, è ormai una "festa di popolo", tanta è la partecipazione di residenti e turisti alla banchina Malfizia del porto. Ieri sera, martedì 1 settembre, erano in tantissimi, circa 200 persone, ad assistere alla serata organizzata dal Comune e dal Circolo dei Sambenedettesi, animata dagli attori della compagnia teatrale "Ribalta Picena", cui hanno preso parte, oltre all'assessore alle Politiche del Mare Settimio Capriotti, anche alcuni rappresentanti della Capitaneria di Porto, a partire dal vicecomandante Angelo Tosti.

I pescherecci sambenedettesi hanno ripreso il mare sotto una luna quasi piena, dopo circa un mese di riposo forzato per consentire il ripopolamento della fauna ittica. Durante le operazioni preparatorie prima di mollare gli ormeggi, è stata molta la curiosità di intere famiglie, molte con bambini, verso le barche e le attrezzature.

Sul palco "naturale" del monumento al mare dello scultore Paolo Annibali, si sono esibiti a partire dalle ore 21 il duo musicale "Serena e Vittorio Bernardini", che hanno cantato brani della tradizione nazionale e locale (fino all'"inno" sambenedettese Nuttate de lune, che ha concluso la serata), gli attori Giancarlo Brandimarti, Francesco Casagrande, Antonietta Del Zompo e Giuseppe Ricci della compagnia "Ribalta Picena" hanno letto poesie dialettali di Bice Piacentini e di Amadio, Onesto, Palestini, Perozzi. Brandimarti e Carla Civardi hanno poi letto brani di racconti della presidente del Circolo dei Sambenedettesi Benedetta Trevisani, la quale ha presentato l'intera serata, mentre il poeta dialettale Giovanni Quondamatteo ha recitato propri componimenti. Tutti brani ricchi di riferimenti alla vita vissuta (Quondamatteo ha solcato il mare per anni) e alla storia della città di San Benedetto, le cui vicende sono spesso intrecciate con il mare.

«L'Amministrazione comunale è molto vicina alla marineria e alle sue esigenze», ha detto l'assessore Capriotti durante il suo intervento, «Questa festa segna anche visivamente l'affetto della comunità locale e degli stessi turisti verso la dura vita del mare, che restituisce a terra l'alta qualità dei prodotti ittici, frutto del lavoro degli armatori e dei marinai. La pesca è la principale tradizione della nostra città, un patrimonio che intendiamo preservare». La presidente Trevisani, a sua volta, ha accennato ai valori simbolici insiti nello stesso monumento di Paolo Annibali e all'intervento che il Circolo stesso sta promuovendo, sulla punta del molo nord, per ricordare la figura della "donna del mare". Il vicecomandante Tosti, infine, ha parlato della buona collaborazione con la marineria, auspicando una stagione lavorativa positiva.

Dopo la letteratura, la musica e gli interventi delle autorità, la serata si è conclusa con una degustazione di prodotti tipici, principalmente dolci e bevande. L'Amministrazione ringrazia sentitamente anche il gruppo comunale dei volontari della Protezione civile che hanno contribuito all'organizzazione logistica della serata.