Decisivo passo avanti per la messa in sicurezza e la riqualificazione dell'Albula

Positivo l'esito di una "conferenza dei servizi" in Provincia. Entro ottobre il progetto definitivo, all'inizio del prossimo anno il bando per i lavori



- 09 settembre 2009
 
 

Il complesso iter per la messa in sicurezza del torrente Albula a San Benedetto ha compiuto oggi un passo in avanti decisivo. Infatti, nel corso di una "conferenza dei servizi" che si è svolta in mattinata presso gli uffici della Provincia di Ascoli Piceno (a cui il Comune ha partecipato con il sindaco Giovanni Gaspari e il dirigente del servizio progettazione opere pubbliche arch. Davarpanah Farnush e il responsabile del procedimento ing. Marco Cicchi) è stato dato parere favorevole al progetto preliminare redatto dalla Idroprogetti srl di Firenze.


Per la precisione, l'elaborato ha ottenuto i consensi dei soggetti coinvolti (Provincia, comuni di San Benedetto, Acquaviva, Grottammare, Ripatransone, Autorità di Bacino, ARPAM, Corpo Forestale dello Stato) che equivalgono ad un via libera alla VAS, la Valutazione Ambientale Strategica, la procedura di compatibilità ambientale che non richiede l'attuazione della molto più complessa VIA (Valutazione di Impatto Ambientale). Ora la strada appare veramente spianata: entro il mese di ottobre i tecnici toscani forniranno il progetto definitivo da sottoporre all'ultima approvazione della stessa conferenza dei servizi il cui parere non dovrebbe però discostarsi da quello appena rilasciato.


L'ing. Aldo Bavecchi della Idroprogetti ha spiegato, nel corso di una conferenza stampa tenuta insieme al suo collaboratore ing. Alessandro Romei e all'arch. Davarpanah, che verranno realizzate quattro "casse di laminazione" o "casse di contenimento" nei tratti più a monte del torrente per una capacità complessiva di 230 mila metri cubi di acqua: in caso di piena, il flusso riempirebbe tali spazi aperti e poi, scorrendo in modo molto graduale e "controllato", ridurrebbe di molto il potenziale impatto dannoso nell'ambito urbano. Oltre a questo intervento, è previsto il completo rifacimento di sette ponti presenti nel tratto interessato fino alla foce.


La messa in sicurezza dell'Albula costerà 2,5 milioni di euro circa, una somma già a disposizione del Comune grazie al trasferimento di fondi originariamente concessi dalla Regione Marche al Consorzio di Bonifica e poi passati al Comune insieme al coordinamento dell'intera procedura. "Se non vi saranno imprevisti - anticipa l'arch. Davarpanah - per l'inizio del 2010 dovremmo arrivare al bando di gara, i lavori potrebbero quindi partire a primavera e dovrebbero avere una durata di circa un anno".