La città di San Benedetto ricorda il comandante Andrea Maccaferro

Il 14 novembre verrà scoperta una targa, nel decimo anniversario della scomparsa del pilota aereo sambenedettese che portava aiuti in Kosovo



- 10 novembre 2009
 
 

Il 12 novembre 1999 l'Italia fu scossa dalla notizia un incidente aereo nei pressi di Pristina, in Kosovo. Precipitò un Atr42 del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, morirono 24 persone, tra personale dell'equipaggio e volontari che portavano aiuti alle popolazioni colpite dalla guerra. Il comandante dell'aereo era il sambenedettese Andrea Maccaferro, al quale la città rende omaggio nel decennale della scomparsa. Sabato 14 novembre, infatti, verrà scoperta una targa sulla casa in cui Maccaferro nacque e visse a lungo, in via Montebello, angolo via Venezia. Alla cerimonia prenderanno parte la vedova Luciana Marchionni Maccaferro, il vicesindaco Antimo Di Francesco, il vicario della diocesi, don Romualdo Scarponi, e molti piloti aeronautici, ex allievi o colleghi di Maccaferro, in arrivo da Roma. Alle ore 17,30 verrà celebrata una messa nella chiesa di San Pio X.

 

Sulla targa è riportata la seguente frase: "Da qui Andrea Maccaferro, pilota sambenedettese, partì per volare nei cieli del mondo fino al 12 novembre 1999 quando, sopra Pristina (Kosovo), nel corso di una missione umanitaria (World Food Program) sostenuta dall'ONU, perse la vita. Nel X° anno dalla sua scomparsa la città e la famiglia lo ricordano".

 

I coniugi Maccaferro, entrambi sambenedettesi (la moglie è cognata dell'ex sindaco Martinelli) contavano di tornare a vivere in Riviera, cosa che al signora Marchionni ha poi fatto. Esperto pilota ed istruttore di volo, Maccaferro era soprannominato "il comandante gentiluomo".

 

Come ricorda lo storico Giuseppe Merlini, "Andrea Maccaferro, sambenedettese verace, era nato in pieno centro cittadino,  nella casa posta in via Montebello, il 19 dicembre 1939, da Alfredo ferroviere e da Concetta Papetti oggi novantatreenne. Ebbe il nome in eredità dal nonno paterno, Andrea Maccaferro, pescatore, vecchio lupo di mare, discendente di quel primo Simone che nella seconda metà del 700 si era trasferito a San Benedetto sulla scia di tanti altri ceppi marinari, dal Porto di Fermo (oggi Porto San Giorgio)". I coniugi Maccaferro hanno avuto tre figli: Alfredo anch'egli pilota, Mara, oggi medico, e Simone.