Come navigare senza perdere la rotta

Seguitissimo seminario d'avvio del progetto "Minori e social network: buone prassi d'uso"

- 15 dicembre 2009
 
 
«Imparare dai propri figli come navigare in rete senza perdere la rotta e come funzionano le comunità virtuali online è la corretta prassi d'uso dei social network». È questo il consiglio della prof.ssa Patrizia Adamoli, docente dell'Università di Macerata, ai genitori e ai docenti presenti ieri, lunedì 14 dicembre, al seminario dal titolo Potenzialità e buone regole d'uso dei social network tenutosi presso l'auditorium comunale "Tebaldini" di San Benedetto del Tronto.

 

Si trattava del seminario introduttivo del progetto pilota "Minori e social network: buone prassi d'uso", iniziativa promossa dall'assessorato alla Cultura del Comune di San Benedetto del Tronto in collaborazione con il gruppo di ricerca FMC ("Facilitatori per i media e la comunicazione"). E l'appuntamento ha richiamato sia giovani che adulti. In sala erano infatti presenti molti ragazzi delle due scuole coinvolte nel progetto (scuola media Sacconi-Manzoni e Cappella-Curzi), che hanno dato la dimostrazione intervenendo nel corso del dibattito, di come facebook, twitter, youtube e le chat di messenger, che sembrano misteri del web per i loro genitore e docenti, sono strumenti che quotidianamente utilizzano per relazionarsi con i propri amici anche oltre l'orario scolastico.

 

«In famiglia e a scuola», ha continuato la docente Adamoli, «è importante che si instauri un continuo  dialogo adulti-ragazzi sulle potenzialità e i rischi dei nuovi media. Se da un lato le giovani generazioni, esperte di Internet e degli strumenti della rete, possono insegnare agli adulti i linguaggi e l'uso del web; dall'altro lato genitori e docenti, praticando il web insieme ai ragazzi e non ponendosi come controllori e censori delle loro attività in rete, possono tutelare i minori da possibili situazioni di pericolo, già esistenti nel mondo reale, che vengono replicate da malintenzionati nel mondo virtuale».

 

L'assessore alla Cultura Margherita Sorge, entusiasta per l'iniziativa, ha ringraziato quanti hanno permesso la realizzazione del progetto, le dirigenti scolastiche delle due medie cittadine, le  dipendenti comunali dei Servizi per le Biblioteche e i musei e i docenti del gruppo di ricerca FMC e ha voluto spendere due parole sull'argomento.

 

«È necessario», ha affermato la Sorge, «che nella nostra città si diffonda la consapevolezza, soprattutto nei giovani, che usano la rete spesso in modo inconsapevole, che il web è una grossa opportunità, ma al tempo stesso una fonte di rischi. Mi auguro che questo progetto pilota, che vede coinvolti 60 ragazzi delle scuole medie, i loro docenti e genitori possa dare gli esiti sperati e che possa replicarsi nei prossimi anni magari coinvolgendo tutte le scuole di ogni ordine e grado».

 

I primi incontri nelle scuole si terranno a partire dal mese di gennaio quando gli esperti di FMC, la dott.ssa Eleonora Camaioni e la dott.ssa Gloria Marchetti, inizieranno le lezioni interattive con i ragazzi, i docenti e i genitori ai quali verrà spiegato il funzionamento dei social network e verranno dati consigli sulla mediazione dei nuovi media in famiglia e nei contesti scolastici. Il progetto prevede anche un secondo seminario aperto a tutta la cittadinanza a conclusione delle lezioni nelle scuole.

 
Un momento del seminario

Un momento del seminario