Il regolamento edilizio sarà più "verde"

Lunedì scorso in Comune si è tenuto un incontro tra tecnici, rappresentanti degli ordini professionali di architetti, geometri, ingegneri, dell'associazione dei costruttori edili e degli artigiani durante il quale l'Assessore alle Politiche Ambientali Paolo Canducci ha illustrato le proposte contenute nella bozza di appendice al Regolamento edilizio che disciplinerà l'utilizzo di energie rinnovabili e di tecniche di riduzione dei consumi energetici nell'edificazione.

 

L'incontro ha rappresentato una delle ultime fasi di quel percorso avviato dal Comune da diversi mesi e che si avvale del contributo di un pool di tecnici esterni capitanato dall'arch. Francesca Sartogo di Roma appositamente incaricata.

 

Il Regolamento, che si ispira ai contenuti dell'accordo di programma stipulato dalla conferenza Stato - Regioni e meglio conosciuto come "Protocollo ITACA", prevede alcune disposizioni  obbligatorie e altre facoltative che costituiranno il riferimento per tutti coloro che andranno a realizzare nuovi edifici o a ristrutturarne di esistenti. Tali disposizioni riguardano, ad esempio, la prestazione energetica degli edifici, l'efficienza energetica degli impianti con l'incentivo all'utilizzo di energie da fonti rinnovabili, i requisiti delle centrali di produzione di calore, indicazioni per il corretto uso dell'energia elettrica (risparmio, illuminazione naturale, ecc.) e dell'acqua (razionalizzazione, recupero acque meteoriche), la previsione di installazione di dispositivi bioclimatici (soleggiamento, ombreggiatura, finestratura, tetti verdi ...), l'utilizzo di tecniche e materiali ecompatibili.

 

Canducci, supportato dai tecnici comunali arch. Luigina Zazio, ing. Marco Cicchi e geom. Massimo Forlini, ha auspicato che dai tecnici e dagli ordini arrivino presto suggerimenti ed ha assicurato che ci sarà un ulteriore momento di confronto per esaminare la bozza definitiva che poi dovrà iniziare il suo iter di approvazione. "L'obiettivo è quello di avere il nuovo regolamento approvato prima della fine del mandato amministrativo - ha concluso Canducci - e aggiungere così San Benedetto a quel 9% di Comuni italiani che ha adottato analoghi provvedimenti".