La fotografa Milandri "racconta" il suo viaggio tra i pigmei

E' stato presentato il rendiconto del viaggio in Camerun della fotografa in solitaria Raffaella Milandri. L'"avventura" africana, iniziata il 24 febbraio e terminata il 16 marzo 2011, rivive nell'abbondante materiale iconografico (foto e filmati) prodotto in loco dalla celebre fotografa umanitaria. Il materiale, ottenuto non senza difficoltà, è una preziosa testimonianza sulle condizioni di disagio in cui versa il gruppo etnico dei pigmei, gruppo per il quale è oggi alto il rischio di estinzione.


La produzione verrà mostrata al pubblico tramite delle proiezioni all'Auditorium "G. Tebaldini" nei primi giorni di aprile, per la settimana della cultura. Mentre il 17 aprile, sempre presso l'Auditorium, verrà proiettato il filmato "L'altezza degli uomini", un video-reportage che sarà il fulcro dell'evento.

"Il viaggio spinto fino ai confini del Congo - ha subito precisato la Milandri - è stato una dura esperienza personale, soprattutto per i disagi alimentari, fisici e psicologici". "Nonostante ciò - ha continuato la fotografa - ho cercato di fare il possibile per documentare la difficile condizione che caratterizza i villaggi dei pigmei". Questo gruppo etnico infatti (noto per la bassa statura), già privato del proprio habitat dalla deforestazione, subisce oggi, sotto la più forte popolazione dei bantù, un regime di schiavitù.


L'obiettivo fotografico della Milandri ci restituisce la lucida drammaticità di questa situazione, nelle sue immagini (fisse o in movimento) la forza dell'appello umanitario.