Il progetto e la sua attuazione

 

Il progetto è risultato attento a conservare e recuperare le caratteristiche dell’opera progettata negli anni ’30 dall’ing. Luigi Onorati così come da indicazioni fornite dalla Soprintendenza per i beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche.

 

Nel marciapiede est hanno trovato spazio delle aiuole inerbite, di forma prevalentemente circolare e curvilinea, per delimitare e meglio sottolineare le preesistenti essenze arboree, circoscritte da una bordura in doppio cubetto di pietra naturale.

 

La pavimentazione è stata realizzata, sia dal punto di vista architettonico che cromatico, in sintonia con quella collocata sul lungomare sud con l'utilizzo, questa volta, della quarzite di Barge (lo stesso materiale, prelevato dalle cave presenti nell'omonima cittadina in provincia di Cuneo, scelto a suo tempo dall'ing. Onorati per la realizzazione del primo tratto del lungomare, quello che oggi prende il nome di viale Buozzi) posata ad “opus incertum” alternata a superfici architettoniche con graniglia a vista.

 

Adiacente al marciapiede, ha trovato posto la rinnovata pista ciclabile, larga tre metri, realizzata in calcestruzzo “drenante”, molto resistente all’usura, di un colore armonizzato col resto del lavoro e soprattutto con una caratteristica davvero innovativa, l’alta permeabilità. La pista ciclabile è separata dalla carreggiata stradale da un cordolo in pietra naturale largo mezzo metro.

 

Nello spazio tra il marciapiede e la pista ciclabile trovano spazio gli stalli per le rastrelliere portabiciclette.

 

Da evidenziare ancora che l’intervento ha previsto il totale rifacimento, oltre che degli impianti per le docce (già ultimati), anche della linea di scolo delle acque piovane collegate al torrente Albula e al fosso delle Fornaci: prima infatti molti scoli prevedevano una semplice dispersione dell’acqua nel terreno.

 

Quanto alla pubblica illuminazione, l’impianto è stato completamente rifatto, in sintonia con quello del lungomare sud utilizzando fonti luminose a LED a bassissimo consumo energetico (nella foto, l’effetto ottenuto dalle prime prove tecniche). Una particolarità dell'impianto di illuminazione è che lo stesso è “intelligente”, ovvero, grazie alla tecnologia SMART, consente, tramite onde radio, di collegare fra loro diverse apparecchiature quali, ad esempio, quelle per la videosorveglianza, per il rilevamento delle polveri sottili e dei rumori, per le connessioni internet tramite Wi-Fi, per la filodiffusione e molto altro ancora.

 


LE ULTERIORI PROPOSTE PER IL LUNGOMARE

Il settore Progettazione e Manutenzione Opere pubbliche ha predisposto un elaborato con alcune soluzioni relative a viabilità ed arredo che sono riassunte in tre filmati: