Il lungo iter

 

Si parla dell'opera almeno dal 2001, quando venne approvato lo schema della convenzione che disciplinava i rapporti tra il Comune e la Iper San Benedetto S.r.l. (proprietaria del centro commerciale, poi trasformatasi nella IGD - Immobiliare Grande Distribuzione S.p.A. con sede in Ravenna) che prevedeva un investimento di oltre 3 milioni di euro a carico della ditta per la realizzazione dell'adeguamento della viabilità nella zona e la realizzazione del sottopasso ferroviario.

La ditta realizzò la rotatoria su via Pasubio e l'adeguamento della viabilità in via San Giovanni, con una spesa di poco superiore al milione di euro. I problemi riguardarono il sottopasso, a causa di una serie di fattori nel frattempo intervenuti. Per citarne solo alcuni:

  • la costituzione della Riserva Naturale della Sentina ha obbligato a richiedere un parere vincolante   che ha richiesto una revisione del progetto: in sostanza, è stato necessario ridurre l'ampiezza del sottopasso a 3,30 metri per evitare il transito dei mezzi pesanti e ottenere una riduzione dello sviluppo delle rampe di accesso.
  • L'introduzione della procedura di Valutazione dell'impatto Ambientale a cui si è dovuto assoggettare la Variante al Piano regolatore necessaria per la realizzazione dell'opera.

Nel frattempo, poiché era scaduta la durata della convenzione, nel 2007 Comune e IGD dovettero rinnovarla per confermare la validità dell'impegno della ditta a realizzare l'intervento, quantificato nella residua somma di € 2.100.000,00, convenzione ulteriormente rinnovata nel luglio 2009.

In quest'ultimo accordo, si prevede che la progettazione dell'intervento sia interamente a carico del Comune tramite il proprio Settore Progettazione Opere Pubbliche mentre ovviamente il costo di realizzazione resta ad intero carico della ditta.