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Approfondimenti
Non autosufficienza. VII Rapporto Cergas Bocconi sulla Long term care 2025

15 aprile 2025

Non autosufficienza. VII Rapporto Cergas Bocconi sulla Long term care 2025

Fosti G., Notarnicola E., Perobelli E. (2025), Il settore Long Term Care tra connessioni, interdipendenze e necessità di integrazione.

7° Rapporto Osservatorio Long Term Care

 

La sintesi su VITA. "Nel 2023 gli anziani non autosufficienti in Italia hanno superato il tetto dei quattro milioni (+1,7% rispetto al 2021). Il trend di invecchiamento della popolazione impatta significativamente sul settore Long term care – Ltc e sta portando a un aumento crescente della domanda di servizi, a cui è necessario rispondere creando una connessione sempre più stretta tra Residenze per anziani, servizi sanitari ospedalieri e territoriali per migliorare l’efficacia e l’efficienza dei sistemi di welfare. Il 7° Rapporto Osservatorio Long term care Cergas Sda Bocconi-Essity, presentato oggi nel corso di un convegno a Milano, parte da questi dati e pone al centro il tema delle interdipendenze tra il settore dell’assistenza agli anziani e altri comparti rilevanti, con l’obiettivo di esplorare, nella prospettiva delle Residenze sociosanitarie assistenziali – Rsa, quali siano le interdipendenze più rilevanti e come vengano presidiate.

I dati che emergono mostrano uno scenario complesso e non privo di criticità: le Residenze per anziani coprono soltanto il 7,6% del bisogno degli over 65 non autosufficientil’assistenza domiciliare integrata – Adi si conferma il servizio più diffuso, ma raggiunge appena il 30,6% degli anziani non autosufficienti, soffrendo di una riduzione progressiva delle ore medie per utente; i centri diurni sono marginali, con una copertura insufficiente, pari allo 0,6% del bisogno; a sopperire alla carenza nell’offerta dei servizi da parte delle strutture intervengono le figure delle badanti, che nel 2023 si stima che fossero un milione 34.243 tra regolari e irregolari.

 

La performance dei servizi, dunque, appare carente e inadeguata rispetto alla richiesta degli anziani e delle famiglie, spesso costrette a far fronte all’emergenza in qualità di caregiver, come racconta l’ultimo numero di VITA magazine, titolato  La solitudine dei caregiver : se hai un abbonamento puoi scaricare subito qui la versione digitale, oppure abbonati per scoprire il magazine e tutti gli altri contenuti dedicati.

A quanto detto si aggiunge un ulteriore aspetto critico, che riguarda le aree di interdipendenza tra Rsa e i principali attori sanitari nella presa in carico del paziente anziano. Il 7° Rapporto Ltc riporta i risultati di un sondaggio condotto su 106 residenze per anziani – ognuna delle quali gestisce in media 113 posti letto – che restituisce una fotografia degli scambi e delle connessioni tra Rsa e gli altri attori del settore. Dall’indagine emergono tre principali evidenze che raccontano alcune criticità del sistema.

Prima criticità. La valutazione del bisogno dell’anziano, necessaria per l’accesso in struttura, coinvolge principalmente tre attori: il medico di Medicina generale (67,9%), le Aziende sanitarie (67,9%), i Servizi sociali comunali (69,8%). La valutazione del bisogno è parcellizzata e non tiene conto delle caratteristiche dei servizi di cui gli anziani avrebbero bisogno. I rapporti con le strutture avvengono tramite scambi formali e amministrativi, alimentando il rischio di offrire servizi inadeguati o non coerenti con i bisogni dei singoli.

Seconda criticità. Le Residenze per anziani hanno piena autonomia nella definizione del dettaglio dell’erogazione dei servizi nel 38% dei casi. Questo fa sì che non si realizzi un’interfaccia strutturata con altri soggetti sanitari, creando inefficienze e spesso la duplicazione dei servizi. Ciò avviene anche nel caso di attivazione di servizi di urgenza, come l’accesso in pronto soccorso o il ricovero ospedaliero.

 

11 aprile 2025

AVVISO DISABILITA' GRAVISSIMA ANNO 2024 INTERVENTI A FAVORE DI PERSONE IN CONDIZIONE DI DISABILITA' GRAVISSIMA DI CUI ALL'ART. 3 DEL D.M. 26/09/2016

Interventi a favore di persone in condizioni di disabilità gravissima di cui all'Art. 3 del D.M. 26.09.2016


Presentazione della domanda di riconoscimento della condizione di disabilità gravissima

D.G.R. n.264/2025 – D.G.R. n.1496/2023 – DD n. 66/CDI/2025 “DPCM 03/10/2022 “Fondo Nazionale per la non autosufficienza 2022/2024. Approvazione Avviso pubblico relativo all’intervento “Contributo a favore di persone con disabilità gravissima”– annualità 2024”


L’intervento consiste in un contributo economico finalizzato ad attivare o rafforzare la presa in carico della persona non autosufficiente attraverso un piano personalizzato di assistenza, che integri le diverse componenti sanitaria, sociosanitaria e sociale, in modo da assicurare la continuità assistenziale.
Per accedere al contributo è necessario ottenere il riconoscimento della condizione di "Disabilità Gravissima" di cui all’art.3 c.2 del D.M. 26/09/2016 attraverso una certificazione rilasciata da un'apposita commissione sanitaria provinciale.
Chi puo' fare domanda di riconoscimento della condizione di "Disabilità Gravissima" di cui all’art. 3 c. 2 del D.M. 26/09/2016 :

le persone già beneficiarie di accompagnamento di cui alla legge 11/02/1980, n. 18 o non autosufficienti ai sensi dell'allegato 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n.159 del 2013 e per le quali si sia verificata una delle condizioni (attestata da apposita certificazione medica specialistica) previste dalla lettera a) alla lettera i) di cui all'art. 3 c. 2 del D.M. 26/09/2016 (come da allegato A del presente bando).

Sono esclusi dal beneficio i soggetti ospiti di strutture residenziali.

 

 

04 aprile 2025

BANDO DI CONCORSO PROGETTO HOME CARE PREMIUM 2025 ASSISTENZA DOMICILIARE

Dal 1° al 30 aprile 2025, è possibile presentare domanda per aderire al Progetto Home Care Premium, destinato a:


- Dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione Unitaria Prestazioni Creditizie e Sociali

- I loro coniugi e parenti di primo grado non autosufficienti

 

Quali agevolazioni prevede?


1) Contributo economico per il rimborso delle spese sostenute per l’assunzione di un assistente domiciliare;
2) Servizi alla persona per chi risiede nell' Ambito  Territoriale Sociale 21 convenzionato con l’INPS.