Stagione teatrale 2009/2010

Arturo Cirillo in Otello

Arturo Cirillo in Otello

 
dove
Teatro Comunale Concordia - ore 21
 
quando
01 dicembre 2009
 
telefono
0735 794438 - 468
 
a cura di
Amat e Comune di San Benedetto del Tronto
 
 
 

Teatro Stabile delle Marche - Teatro Eliseo - Nuovo Teatro srl

Otello

di William Shakespeare


traduzione di Patrizia Cavalli

con DANILO NIGRELLI, MONICA PISEDDU, MICHLANGELO DALISI, ARTURO CIRILLO, SABRINA SCUCCIMARRA, LUCIANO SALTARELLI, SALVATORE CARUSO, ROSARIO GIGLIO

scene Dario Gessati

costumi Gianluca Falaschi

musica Francesco De Melis luci Pasquale Mari

assistente alla regia Tonio De Nitto

r egia Arturo Cirillo


L'Otello è la tragedia della parola. Tutto nasce da un racconto, quello di Otello a Brabanzio e poi a Desdemona. La parola inventa i luoghi, costruisce i sentimenti, determina l'agire dei personaggi.

L'Otello si gioca tra pochi individui che si confrontano ossessivamente tra di loro; il gioco di Iago li trova già tutti pronti, sembra che non aspettavano altro, bastano poche parole e la macchina si mette in moto. La gelosia esiste dal momento che la si nomina, poi come un tarlo, come una frase musicale continuamente ripetuta, non ti abbandona più. La gelosia non si spiega, come la musica.

L'Otello si svolge in un'isola, come La Tempesta, in un luogo limitato geograficamente e mentalmente, un luogo dell'ossessione. L'Otello si svolge su un palcoscenico vuoto che guarda il mare, questo luogo lo si chiamerà Venezia, Cipro, sarà una strada, una sala, una locanda. Ma soprattutto sarà una prigione, dove un negro epilettico consumerà la sua strage.

L'Otello è una tragedia satirica (vi è anche un clown), a volte sembra una commedia, a volte la più barbarica delle tragedie, come il Tito Andronico. A due passi dal baratro si cantano canzoncine.

L'Otello è il maschile davanti al femminile, o viceversa. Due mondi che s'ignorano, due universi su cui congetturare, in mezzo Bianca, la puttana di Cassio. Il femminile si traveste, e si degrada, per rivelare la sua assenza.

 L'Otello è un letto, disfatto e spesso deserto. E' il luogo del tradimento: il palcoscenico immaginario, ma non per questo meno reale, della gelosia, della brama, dell'atto animale. La storia finisce a letto, ma il letto c'era già, continuamente evocato. Brabanzio è cacciato fuori del letto, Otello lascia forse Desdemona a letto, il Doge potrebbe essere a letto, certo ci andrà poco dopo.

L'Otello è tutto sentimento, covato, malato, irrealizzato; si parla di guerre e battaglie che non avvengono mai e intanto nella mente dei personaggi esplode qualcosa di molto più pericoloso. E' quello che succede quando gli eserciti si fermano, quando gli uomini non combattono più, quando arriva la fatidica pace.



BIGLIETTI

Sono in vendita presso Libreria La Bibliofila , via Ugo Bassi n. 38 - 63039 San Benedetto del Tronto aperta il lunedì dalle ore 16 alle ore 20; dal martedì al sabato dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 20

Platea                        euro 20,00

Galleria                      euro 15,00

Speciale Giovani        euro 10,00*


* riservato ai giovani fino a 25 anni, valido in platea (dalla fila O alla fila Q) e in galleria