Una delegazione del Comune per ricordare le vittime del "Moby Prince"

Sono passati ventuno anni dall'incendio del traghetto "Moby Prince" avvenuto poco al largo del porto di Livorno il 10 aprile 1991 quando la motonave entrò in collisione con la petroliera Agip Abruzzo per cause mai del tutto chiarite e fece centoquaranta vittime.

Tra di esse ci fu anche un sambenedettese, Sergio Rosetti, membro del personale di bordo. L'Amministrazione comunale di San Benedetto non ha voluto mancare neppure quest'anno alla serie di iniziative organizzate per la giornata di ieri martedì 10 aprile, da  Comune di Livorno, Provincia, Regione Toscana e dall'associazione "140 Familiari delle Vittime Moby Prince".

Una delegazione della città di San Benedetto del Tronto aperta dal gonfalone municipale scortato da due agenti di Polizia Municipale e composta dal consigliere comunale Pierfrancesco Morganti e dal figlio della vittima sambenedettese, Nicola Rosetti, ha partecipato alla giornata di celebrazioni che, dopo il saluto istituzionale del sindaco di Livorno Alessandro Cosimi, la messa nella cattedrale, è proseguita con la proiezione in anteprima nazionale del docufilm "Ventanni" diretto da Francesco Sanna che racconta, attraverso le testimonianze di alcuni familiari delle vittime, la tragedia che secondo le indagini svolte dalla Procura della Repubblica fu causata da un errore umano in plancia e dai dispositivi di sicurezza a bordo che non erano a norma.

 

La cerimonia si è conclusa con un corteo fino al porto dove sono stati letti tutti i nomi delle persone morte nel rogo, mentre 140 rose venivano gettate nello specchio d'acqua in cui fu trascinato il rudere del "Moby Prince".

 

"E' stata un'esperienza toccante - afferma Morganti - in cui traspare la volontà di tenere vivo il ricordo personale delle vittime e la memoria collettiva della tragedia. Ammirevole l'impegno dei familiari che continuano ancora oggi, attraverso l'associazione, a ricercare la verità e a chiedere a gran voce che si faccia giustizia per i propri cari".