A Livorno si è ricordata la tragedia del Moby Prince

Annuale cerimonia per chiedere verità e giustizia: tra le vittime del rogo di 19 anni fa il sambenedettese Sergio Rosetti

- 11 aprile 2010
 
 
Il 10 aprile è l'anniversario del rogo del traghetto Moby Prince, la più grave tragedia della marina mercantile italiana, nella quale morirono 140 persone, avvenuta poco al largo del porto di Livorno nel 1991. Come ogni anno, una delegazione del Comune di San Benedetto ha partecipato alla commemorazione ufficiale in ricordo del sambenedettese Sergio Rosetti, membro del personale di bordo, tra le vittime della sciagura. La cerimonia viene organizzata anche per chiedere giustizia su quei fatti che rappresentano uno dei "misteri italiani", dal momento che non è mai stata fatta piena luce sull'accaduto.

 

Quest'anno la città di San Benedetto è stata rappresentata dal sindaco Giovanni Gaspari accompagnato dal figlio di Rosetti, Nicola: presente anche il gonfalone della città.


Alle 11 è stata celebrata una messa nella cattedrale di Livorno: ha fatto seguito la cerimonia commemorativa in Municipio a cui vengono invitati i rappresentanti delle tante città di provenienza delle vittime. Quindi ha preso le mosse il corteo che si è snodato fino al porto, là dove si trova una lapide con i 140 nomi delle vittime (la più giovane aveva 1 anno, la più anziana 80). Il sindaco di Livorno ha apposto una corona e la conclusione è stata affidata al commovente lancio di fiori in mare in memoria di chi perse la vita. Anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un cuscino di rose.


Il presidente dell'"Associazione 140", Loris Rispoli, chiede ancora che venga fatta piena luce su questo che a distanza di anni è appunto considerato un altro dei cosiddetti "misteri italiani". La famiglia Rosetti ha ringraziato il sindaco, il quale da parte sua ha preso contatti con Rispoli in vista di possibili iniziative da tenersi a San Benedetto per tenere viva la memoria di quei fatti.