Americo Marconi "La Sibilla"

locandina

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dove
Sede del CAI Sezione di S.Benedetto T. (via Firenze,3 - zona Ischia II - Grottammare)
 
quando
venerdì 17 febbraio 2017 - ore 21,15
 
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a cura di

Club Alpino Italiano Sezione di San Benedetto del Tronto

 
 
 
 
 
 
 

Il Club Alpino Italiano Sezione di San Benedetto del Tronto propone per il giorno ven. 17 febbraio p.v. un incontro con Americo Marconi, autore del libro La Sibilla, che ci introdurrà al fascinoso mito della Sibilla, tra letteratura e leggenda.

L’iniziativa si rivolge a tutti, soci e non soci CAI, per un approfondimento particolare sulla storia, sull’arte e sulle leggende legate all’ambiente montano a noi vicino.

Americo Marconi nasce a San Benedetto del Tronto nel 1953. Laureato in Medicina e Chirurgia è appassionato alpinista.

Negli anni 90 è stato Medico del Soccorso Alpino e Speleologico della Stazione di Ascoli Piceno. Attualmente socio della Sezione CAI di San Benedetto del Tronto.

Per Americo Marconi l’alpinismo, la filosofia e la letteratura si fondono in una passione umanistica che lo ha condotto a scalare, studiare e narrare le sue montagne.

Nel 2011 pubblica il libro La Montagna Infinita (Pazzini Editore), un testo che rappresenta un’autentica spedizione attraverso le montagne sacre e cosmiche nelle varie tradizioni religiose dall’Oriente all’Occidente.

Nel 2016 pubblica con Marte Editrice il libro La Sibilla. Nel testo s’indaga sulla nascita del mito della Sibilla, veggente dell’antichità classica e dell’accettazione della stessa come profetessa del Cristianesimo.

La Sibilla Appenninica o Picena, abitante la grotta omonima sul Monte Sibilla, mostra i tratti classici ma subisce una trasformazione assumendo connotazioni popolari e fiabeschi tipiche dei Monti Sibillini: profetessa pagana dispensatrice di vita e saggezza, quindi ingannevole demone femminino in età cristiana. Il suo fascino trasfigura nei secoli, attraverso versi classici, dipinti, e misteriose iscrizioni. Esploratori e profanatori di ogni epoca la cercano, ma la Maga si ritrae ogni volta nel suo regno e tace.

O, forse, ci parla una lingua antica che non comprendiamo più. La multiforme, fascinosa Sibilla: torneremo presto a cercarla sui suoi monti e, speriamo, anche ad ammirarla negli affreschi della chiesa di Santa Maria in Pantano che l’autore ci mostrerà, com’erano, in una proiezione di diapositive.

Una parte del ricavato della vendita del libro sarà devoluta al fondo CAI a favore delle vittime del terremoto