"Un libro sul potere, che può diventare prepotenza, ma può anche far nascere una più intensa responsabilità, soprattutto quando viene esercitato nei confronti di chi si trova in una situazione di particolare debolezza, quale è quella di chi affida al medico sé e la propria salute.

E' questo il filo lungo il quale si dipana la riflessione di Ignazio Marino, che parte proprio dal potere di vita e di morte che il medico si vede attribuito dall'aver scelto una professione che accompagna l'esistenza nell'intero suo ciclo, spesso obbligandolo a scelte tragiche, a prendere decisioni che possono andare oltre lo stesso paziente, toccano la sua famiglia, possono incidere sulla società, interrogando la stessa politica..." (da una recensione di Stefano Rodotà).