Intitolazione dell'Auditorium dell'Istituto Musicale "Antonio Vivaldi" a Silvio Giorgetti

 
dove
Istituto Musicale "Vivaldi" - via Giovanni XXIII
 
quando
Domenica 29 marzo - ore 17,30
 
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a cura di

Istituto Musicale "Vivaldi"

 
 
 
 
 
 
 

Domenica 29 marzo 2015 alle ore 17,30, nella sede dell’Istituto Musicale “Antonio Vivaldi” in Via Giovanni XXIII, 59 a  San Benedetto del Tronto, si svolgerà la cerimonia di Cerimonia di intitolazione dell’Auditorium a Silvio Giorgetti.

Nell'occasione sarà presentato il libro "Silvio Giorgetti, ritratto di musicista Sambenedettese del Settecento” curato da Massimo Di Sabatino con copertina disegnata dalla giovane sambenedettese Alice Romano, studentessa al Liceo artistico di Fermo. Verranno distribuite copie omaggio del libro ed una stampa d’autore, sino ad esaurimento

In progamma anche l'esecuzione di arie d’opera a cura di Emiliano Finucci, Contraltista e Maria Teresa Basti, Clavicembalo

 

CHI ERA SILVIO GIORGETTI

Come noto il Settecento fu un periodo di grande diffusione del melodramma di stile italiano; il teatro musicale della penisola generò ammirazione presso le principali corti europee nelle quali furono accolti con entusiasmo, oltre alle opere stesse, compositori, musicisti, cantanti, librettisti e scenografi provenienti dall’Italia.

 

In quell’epoca conquistò la scena la figura del castrato, cantante che possedeva capacità vocali eccezionali: agilità, estensione ampia ed una potenza superiore a quella femminile. Alcuni di essi divennero delle vere e proprie star internazionali, acclamati dalle folle e oggetto di venerazione.

 

Con l’intitolazione dell’Auditorium, l’Istituto “Vivaldi” intende riscoprire e valorizzare il percorso artistico di un cantante nato a San Benedetto il 27 luglio 1733: il soprano Silvio Giorgetti.

 

La sua famiglia, avendo verosimilmente riscontrato nel ragazzino qualità vocali fuori dal comune, influenzata dalle tendenze culturali del periodo, lo sottopose alla crudele mutilazione. Da quel momento in avanti il giovane Silvio iniziò un percorso artistico assai interessante. Pur non raggiungendo la notorietà conquistata da pochi castrati (pensiamo ai mitici Farinelli o Caffarelli), la sua fu una carriera longeva e pregevole.

Per quindici anni fu alle dipendenze della Cappella Musicale della Santa Casa di Loreto, dalla quale si assentò spesso per recitare in vari teatri Italiani; tra le numerose esibizioni di quel periodo, ricordiamo la partecipazione, nel ruolo di protagonista, alla prima rappresentazione assoluta dell’”Artaserse” di Niccolò Piccinni, su libretto di Pietro Metastasio, eseguita al Teatro Valle di Roma nel 1762.  

Successivamente fu assunto dalla Corte di Carlo Teodoro a Mannheim, città nella quale rimase dieci anni. In quel periodo ebbe la possibilità di lavorare, come protagonista, al fianco dei più importanti cantanti tedeschi dell’epoca: tra tutti citiamo il tenore Anton Raaff, il basso Ludwig Fischer e le soprano Augusta ed Elisabetta Wendling.

 

Inoltre collaborò con la celebre scuola orchestrale di Mannheim ed ebbe modo di avere contatti con compositori di grande rilievo quali Ignaz Holzbauer, Georg Joseph Vogler, Johann Christian Bach e Wolfgang Amadeus Mozart.

 

Quando la Corte di Carlo Teodoro fu spostata a Monaco di Baviera, Giorgetti si trasferì nella nuova sede. Lì visse sicuramente venticinque anni, sino al 1802, ultimo anno in cui resta testimonianza della sua esistenza.

 

Del periodo a Monaco ci sono pervenute poche notizie. Sappiamo per certo, grazie a delle lettere scritte da Leopold Mozart e dai calendari di Corte, che Silvio Giorgetti ebbe ancora un ruolo attivo nell’organico artistico e delle frequentazioni con importanti musicisti (il castrato Gaetano Guadagni, il compositore Giovanni Battista Ferrandini ed il tenore Domenico Panzacchi, solo per citarne alcuni).