Oltre il Blu jazz Fest IV Edizione

Note di colore

Note di colore

 
dove
Palazzina Azzurra
 
quando
17 e 21 agosto 2013 ore 21.15
 
telefono
340/4719436
 
a cura di

Note di colore

 
 
 
 
 
 
 

17 agosto: Francesco Diodati_Neko + reading "L'eros"


21 agosto: Jano Quartet + reading "Il suono"

 

 

Come ogni anno, dal 2010, la rassegna Oltre il Blu jazz fest conferma il suo concept: convogliare l'attenzione verso le avanguardie e il contemporaneo proponendo ad un pubblico, il più eterogeneo possibile, selezionati gruppi di giovani jazzisti.
Risultato di un'appassionata e continua attività di ricerca, il programma ha presentato infatti, negli anni, progetti, gruppi o formazioni appartenenti al nuovo, prolifico e sempre più interessante panorama jazzistico italiano, prototipi del jazzista moderno, in grado di guardare al futuro attraverso l'intreccio incondizionato di generi e stili: Caterina Palazzi Quartet, Chat Noir Trio, Slivovitz, M.A.T. (Marcello Allulli Trio), Raf Ferrari Quartet, Andrea Bonioli Quartet, ecc.
In ogni occasione vengono inoltre presentate produzioni originali, nella volontà di valorizzare la creatività e la voglia di sperimentare.
Sono davvero rare le manifestazioni e le rassegne dedicate alle blu notes che riescono a coinvolgere direttamente i giovani talenti ed è sempre in questa direzione che si muove l'innovativa idea del festival Sambenedettese.
Il tutto nel tentativo di regalare nuove possibilità espressive ad una musica, il jazz, che alle volte celebra se stessa e i propri riti senza riuscire ad esprimere qualcosa di inaudito.
Crediamo che un festival debba rappresentare un'occasione di stimolo e di crescita sia per il pubblico che per gli artisti, dando spazio anche a musicisti ancora poco conosciuti e di diversa provenienza. Alla base di questa idea esiste un rispetto profondo per il pubblico, chiamato non già a legittimare con il proprio passivo consenso l'ennesimo rito di massa con il divo del momento, ma a costruire insieme agli artisti un processo di intercomunicazione che renda possibile ogni volta la creazione di un'esperienza comune tra un pubblico desideroso di impegno e poesia e gli artisti, anche giovani, pronti a mettersi in gioco. A nostro avviso, infatti, citando Paolo Damiani, noto jazzista italiano, "l'artista, non necessariamente ha il dovere di essere popolare, è semmai il pubblico che dovrebbe cercare di divenire sempre più artistico".