Incontri con l'autore - Giulio Giorello

La copertina del libro

La copertina del libro

 
dove
Palazzina Azzurra
 
quando
sabato 1° settembre ore 21.30
 
telefono
0735 587513
 
a cura di

Assessorato alla Cultura

La Bibliofila

 
 
 
 
 
 
 

Giulio Giorello chiuderà, domani, sabato 1° settembre, alle ore 21,30, alla Palazzina Azzurra la XXXI edizione della rassegna letteraria "Incontri con l'Autore" presentando il suo ultimo libro dal titolo "Il tradimento".

 

L'evento è organizzato dall'Amministrazione comunale in collaborazione con la libreria "La Bibliofila". L'autore sarà introdotto dal prof. Francesco Tranquilli, l'iniziativa è coordinata da Mimmo Minuto.

 

In caso di pioggia l'incontro si terrà all'Auditorium Comunale di viale De Gasperi.

 

 

L'AUTORE

Giulio Giorello è ordinario di Filosofia della scienza all'Università degli Studi di Milano e collabora con il Corriere della Sera. Tra i suoi numerosi saggi: Di nessuna chiesa (2005), La scienza tra le nuvole. Da Pippo Newton a Mr Fantastic (con Pier Luigi Gaspa, 2007), Libertà. Un manifesto per credenti e non credenti (con Dario Antiseri, 2008), Lo scimmione intelligente (con Edoardo Boncinelli, 2009) e Lussuria (2010).

 

 

IL LIBRO

Peggio di Caino e Abele, due loschi fratelli della Toscana medievale si fronteggiano, il pugnale nella destra celata dietro le spalle. E riescono a uccidersi contemporaneamente. Questi due tragici spettri introducono Dante nel posto più sozzo dell'Inferno, ove i traditori sono collocati nel centro geometrico dell'Universo... Oggi è tornato di moda trattarsi reciprocamente come dei Giuda, pronti a vendere la famiglia o il partito per trenta denari. Eppure manca, in tutto questo caleidoscopio di accuse e insulti, la dimensione epica del tradimento, come sfida a Dio e agli uomini insieme, intreccio indissolubile di malafede e di orgoglio, di crudeltà e di invidia.

E dire che può esserci persino un uso geniale, creativo e finanche «virtuoso» del tradimento: ce l'hanno insegnato tipi insospettabili come Machiavelli, Shakespeare e Leopardi, per non dire di Mozart e Da Ponte. Negli affari di cuore come in quelli della politica: ma perché tutto non ricada nel conformismo, occorre che traditi e traditori «abbiano fermo il cuor nel petto», cioè diano prova di quel coraggio che spazza via le ipocrisie dei moralisti d'ogni colore. Il coraggio che spingeva Bruto e Cassio - i due «arcitraditori» di Cesare - a proclamarsi «liberi e armati».