Oscura Immensità

I protagonisti

I protagonisti

 
dove
Teatro comunale Concordia
 
quando
martedì 4 dicembre 2012 ore 21
 
telefono
0735 794438
 
a cura di

Comune di San Benedetto del Tronto

AMAT /Associazione Marchigiana Attività Teatrali

 

con il contributo di

Ministero Beni e Attività Culturali | Regione Marche

                                           

con il sostegno di

BIM Tronto - Consorzio Bacino Imbrifero del Fiume Tronto

 
 
 
 
 
 
 

Oscura Immensità

di Massimo Carlotto, tratto dal romanzo L'oscura immensità della morte

con Giulio Scarpati e Claudio Casadio

scene Gianluca Amodio
costumi Lauretta Salvagnin 
luci Pasquale Mari
musiche e videografia Marco Schiavoni 

regia Alessandro Gassman

 

 

Giustizia, vendetta, perdono, pena. Questi sono i temi universali dell'Oscura immensità, un progetto narrativo nato come romanzo e che ora trova una sua articolazione naturale come testo teatrale. Quando venne pubblicato in Italia, il romanzo provocò, nel senso migliore del termine, un intenso e lacerante dibattito tra autore e lettori. In questa pièce, a differenza del romanzo, sono fortemente presenti i sentimenti contrastanti che ho potuto cogliere negli anni. Oscura immensità non lascia scampo. Alla fine ognuno è costretto a prendere posizione, a non eludere le domande che i due personaggi, Raffaello Beggiato e Silvano Contin, carnefice e vittima, pongono con la forza disarmante dei destini contrapposti e ineluttabili.

Chi deve perdonare chi ha commesso un delitto e che sta scontando una pena detentiva o è rinchiuso nel braccio della morte? I familiari della vittima o lo Stato? O entrambi?

La ragione, la politica, la religione, la filosofia non sono ancora riuscite a dare una risposta esauriente.

 

Scrivere questa pièce è stata un'avventura professionale e umana importante e coinvolgente. Mi sono ritrovato davanti alla pagina bianca con il timore di "liberare" la carica di emozioni, raccolte negli anni in giro per il mondo. Per fortuna la magia della scrittura teatrale che ti catapulta in un palco immaginario ha estratto parola dopo parola dall'oscura immensità per riuscire a raccontarla. (Massimo Carlotto)