Nessun pericolo per la salute umana e della fauna marina

Dai risultati ARPAM il fenomeno delle "chiazze" marroni in mare è dovuto ad una microalga.



- 14 agosto 2009
 
 

È l'elevata concentrazione di una microalga, la Fibrocapsa jap onica, a provocare in questi giorni il fenomeno delle chiazze marroni nei tratti antistanti la spiaggia di Porto d'Ascoli.

Dalle analisi effettuate dal Dipartimento Provinciale di Ascoli Piceno dell'ARPAM è la fioritura di questa microalga a rendere di un colore marroncino e di una consistenza vischiosa l'acqua del mare.

 

L'ARPAM sottolinea che la microalga non è tossica né per l'uomo, né per la fauna marina alle nostre latitudini.

 

La fioritura microalgale è stata segnalata in questi giorni anche a Senigallia, Cesano e Marina di Montemarciano ed è del medesimo tipo di quelle presentatesi in anni precedenti sul litorale Piceno nel periodo estivo.

 

Il fenomeno è favorito dalle alte temperature e tende a scomparire al mutare delle condizioni meteo climatiche.

 

Il Comune di San Benedetto ha predisposto la diffusione della corretta informazione sul fenomeno, anche attraverso la Pubblicentro spa concessionaria di pubblicità per il nostro litorale.

 

«Speriamo che i bagnanti possano tranquillizzarsi» afferma il Sindaco. «In questi giorni molti si erano allarmati per la diffusione di informazioni false sulla rottura del nostro depuratore o su problemi al sistema fognario. Tali notizie erano state subito smentite, ma ora con i risultati ufficiali dell'ARPAM possiamo stare tutti più sereni, perché non vi è alcun pericolo per la salute».

«È un vero peccato» continua il Sindaco «dover constatare come spesso vengano diffuse informazioni senza prima verificare l'effettiva veridicità delle stesse. Ciò oltre a non essere corretto, può creare - come in questo caso - dei falsi allarmismi, nonché recare dei danni all'immagine della nostra città».

«A questo punto» conclude il Sindaco «non mi resta che augurare a tutti un buon Ferragosto all'insegna della serenità e del divertimento coscienzioso, certo di ritrovarci nei prossimi anni a San Benedetto, con il vanto di poter far ancora sventolare la bandiera blu , sinonimo di qualità delle acque e del territorio».