Consiglio comunale sulla crisi economica all'insegna della partecipazione

All'assise di venerdì 13 novembre hanno preso parte rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni e molti cittadini

- 14 novembre 2009
 
 

Il Consiglio comunale aperto di San Benedetto dedicato alla crisi economica inizia alle ore 21,15 di venerdì 13 novembre, con l'appello da parte della segretaria Serafina Calastra. La presidente del Consiglio comunale Giulietta Capriotti ricorda: «Questo Consiglio è stato chiesto dal consigliere Marco Lorenzetti con una mozione. In questo periodo di crisi economica abbiamo bisogno di risposte, non di passerelle».

 

La parola passa al presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, che ha rivolto a tutti un appello all'unità per uscire dalla crisi: «Abbiamo appena terminato una riunione ad Ascoli. In un'altra occasione ho incontrato i cittadini di San Benedetto. Di fronte ad una crisi mondiale, nelle Marche abbiamo preso una serie di provvedimenti, anche a beneficio di aziende normalmente escluse dagli ammortizzatori sociali. Anzi, gli ammortizzatori sociali in deroga sono stati sperimentati per la prima volta in Italia, nel 2005, proprio nel Piceno. La prima strategia da mettere in campo è proprio la protezione dei lavoratori, cosa che abbiamo fatto. La nostra base occupazionale è rimasta intatta nell'ultimo anno, anche se un certo numero di posti di lavoro è coperto dagli ammortizzatori sociali. La crisi del lavoro continuerà anche nel 2010, motivo per cui abbiamo costruito il bilancio di previsione nell'ottica di nuovi ammortizzatori sociali. Abbiamo inoltre ridotto addizionale Irpef e Irap, specie in corrispondenza del risanamento del bilancio della sanità. Poi lavoreremo sulla liquidità delle aziende, attraverso i fondi di garanzia. Sono importanti i rapporti con la comunità europea e con il governo nazionale. Insisteremo per una zona franca del Piceno, risolutiva per la reindustrializzazione o l'industrializzazione di questo territorio. In ogni caso, l'unità di tutti i portatori d'interesse è la premessa per uscire dalla crisi».

 

Tommaso Caroselli Leali, vicepresidente di Confindustria: «Consegnerò ora un documento al presidente Spacca. Siamo abituati a parlare di contributi e denaro. Vorrei invece parlare di "patto sociale". Si tratta di un percorso che dobbiamo fare tutti quanti, a partire da una ridefinizione dei ruoli. Impresa e lavoratori, in particolare, devono sottoscrivere un patto». A seguire interventi di Stefano Gaetani (commerciante), Roberto Giobbi (dipendente della Roland). Giancarlo Collina, Cgil: «Riteniamo fondamentale il protocollo Ahlstrom sottoscritto ai tempi del governo Prodi, ministro Bersani. Si tratta di una grande opportunità. Vanno poi rilanciate infrastrutture come quelle viarie». Andrea Marinucci, consigliere comunale, Giuseppe Marucci (Ugl), Francesco Vagnoni (presidente COICO). Luigi Orlandi (segretario comunale UDC). Mariano Vesperini. Giovanni Cimini (imprenditore).

 

Paolo Perazzoli (Confesercenti): «Mettere i giovani in condizione di accedere al mercato immobiliare. Uno dei settori che crea più occupazione e più indotto è quello dell'edilizia, che va stimolato. E si tratta di un intervento con importanti ricadute sociali. C'è poi il settore turistico, su cui incombe in questo momento l'incertezza delle concessioni. Questo non permette di programmare investimenti. Chiedo poi che vengano messi nel bilancio regionale i fondi per completare le scogliere a San Benedetto». Rappresentante dei lavoratori della Itac di Grottammare. Cesare Augusto Carboni (assessore alle Attività produttive del Comune di Grottammare). Gianlauro Bufalari.

 

Amedeo Ciccanti: «Dopo la fine della Cassa del Mezzogiorno non abbiamo saputo arginare due crisi: quella legata alla fine di questo strumento e quella più recente, ancora in corso. La seconda crisi ha risentito, nel Piceno, anche dell'assenza di un sistema della formazione. Il protocollo di intesa per la Valle del Tronto e la Val Vibrata ancora non parte, dopo un anno e mezzo. Qualcuno rappresenti tutte queste difficoltà al governo nazionale, visto che ancora non si riesce a ottenere specifici provvedimenti. Intervenire inoltre sul sistema dei trasporti, in particolare sul tracciato della ferrovia Ascoli-San Benedetto». Assessore regionale Badiali: «La Regione ha contribuito in vario modo per contrastare la crisi. Ma servono provvedimenti globali, per esempio un costo del lavoro uniformato o reso meno distante da un luogo all'altro».

 

Piero Celani: «Abbiamo già certificato che il territorio è in crisi. Dobbiamo lavorare ora su due canali: le aziende in crisi, per prolungare gli ammortizzatori sociali. In secondo luogo, gli interventi strutturali. E per ottenere finanziamenti dobbiamo procedere uniti. Uno dei progetti infrastrutturali strategici è l'elettrificazione della linea ferroviaria Ascoli-Porto d'Ascoli. Il trasporto su rotaia è fondamentale, sia per i pendolari che per il turismo. Il progetto non c'è, ma stiamo facendo una convenzione con le Ferrovie dello Stato».

 

Spacca: «Esiste già un patto sociale, sottoscritto con sindacati e associazioni di categoria. Il documento che mi è stato consegnato da Caroselli ripercorre cose in larga misura già adottate. Abbiamo chiesto la riapertura dei termini per ottenere la zona franca per questo territorio. Abbiamo sbloccato i fondi per il polo universitario del Piceno. Alla Carbon faremo un polo scientifico e tecnologico. Sulle scogliere di San Benedetto, proseguiamo con il nostro progetto. Puntiamo sulle scogliere, non sul ripascimento».

 

Sindaco Gaspari: «Abbiamo focalizzato i progetti di Regione e Provincia. Noi pensiamo che il porto sia l'opportunità straordinaria che abbiamo. Poi, dobbiamo puntare ulteriormente sul turismo. Su proposta del Comune di San Benedetto, si ragiona su un incremento volumetrico per gli alberghi, pari a quello delle case. Puntare anche sulla collaborazione con le università, per la tutela del mare e per uscire dalla crisi. In questo momento dobbiamo intensificare la lotta al punteruolo rosso, per evitare una moria di palme, attraverso l'Assam. L'ultima questione è il commercio. Le deroghe vanno concordate tenendo conto di ciò che accade in Abruzzo».

 

Il consiglio comunale è terminato poco oltre la mezzanotte e mezza.
 
Il Sindaco Gaspari, il Governatore Spacca ed il Presidente della Provincia Celani

Il Sindaco Gaspari, il Governatore Spacca ed il Presidente della Provincia Celani

 
Il pubblico al consiglio comunale aperto

l pubblico al consiglio comunale aperto