È in funzione dalla metà di dicembre un impianto fotovoltaico al cimitero di San Benedetto, che permetterà di abbattere di 5 mila euro la bolletta pagata dal cimitero stesso (circa un decimo del totale) e di ottenere un ulteriore introito di 12 mila euro per l'energia prodotta, il tutto per 20 anni. L'inaugurazione questa mattina, lunedì 26 gennaio.

L'impianto ha una potenza di 18,72 kilowatt, e produce 25 mila kilowattora all'anno. È stato realizzato dalla ditta Troiani & Ciarrocchi di Monteprandone, in subappalto dalla ditta Ferraro di Cosenza che aveva vinto la gara. Il Comune ha sostenuto una spesa di 160 mila euro.


Il progetto è dell'ing. Gianluigi Capriotti della Provincia di Ascoli Piceno (con il quale ente era stato stipulato un accordo), direttore dei lavori l'arch. Gabriella Giliotti, responsabile del procedimento l'arch. Alfredo Di Concetto, questi ultimi due del Comune di San Benedetto.

Negli ultimi due anni, inoltre, sono stati installati al cimitero circa 12 mila led al posto delle tradizionali lampadine, ciò che ha determinato un ulteriore risparmio nel consumo energetico. Complessivamente, la provincia di Ascoli, compreso il territorio di Fermo, è la terza in Italia per produzione di energia da fonti alternative in rapporto al numero di abitanti. La "nuova" provincia di Ascoli, invece, è prima in Italia, in questa statistica.


Grande soddisfazione, naturalmente, da parte dell'assessore all'Ambiente Paolo Canducci, che afferma: «San Benedetto sta raccogliendo i primi frutti di una politica energetica in cui crediamo molto. Negli Stati Uniti del presidente Obama si parla ormai di "green economy", e certamente questo settore è uno di quelli su cui bisogna puntare con più convinzione per il benessere dei cittadini e il miglioramento dell'ambiente. A San Benedetto stiamo puntando sia sulle energie alternative, sia su una migliore gestione dei rifiuti, con riduzione dei conferimenti in discarica e incremento della raccolta differenziata. Tutti i soldi spesi in questo settore non rappresentano costi, ma investimenti, in termini di benessere, e di risparmio per il bilancio dell'Amministrazione. In altri termini, l'ambiente genera un circolo virtuoso, con risparmi che generano altri risparmi e altro miglioramento ambientale».