Patto tra Comune e sindacati per affrontare la crisi

Il Sindaco Giovanni Gaspari e le organizzazioni sindacali hanno sottoscritto un accordo per fissare alcuni elementi su cui lavorare per garantire equità nelle politiche di bilancio dell'Amministrazione comunale.

La firma è avvenuta nel corso di un incontro nel quale sono state analizzate le politiche a sostegno delle categorie più deboli contenute nel bilancio di previsione che il Consiglio comunale si accinge ad approvare.

Hanno sottoscritto l'intesa Francesco Vagnoni per la CGIL, Carlo Mestichelli per SPI CGIL, Paola Federici e Valeria Giuliani per la CISL, Giulio Grazioli per FNP CISL, Francesco Fabiani per la UIL, Giuseppina Di Giacinti per la UILP - UIL.

Il documento prevede alcuni punti cardine attorno ai quali dovrà svilupparsi la politica dell'Ente come, ad esempio, il mantenimento dei livelli di supporto economico alle famiglie più bisognose nell'erogazione dei servizi ad alto impatto sociale, la lotta all'evasione tributaria per recuperare risorse da destinare alle politiche sociali, la valutazione dei margini di razionalizzazione dei servizi esistenti anche su dimensione intercomunale per conseguire economie di scala.

Il protocollo prevede tra le altre cose, ed è stata una volontà ribadita dalle parti anche durante l'incontro, incontri a scadenze prefissate tra Amministrazione e sindacati per fare il punto della situazione e trovare insieme meccanismi che, nell'ambito dei poteri attribuiti alle parti, consentano di sostenere il rilancio del sistema produttivo e del lavoro. A tale proposito l'assessore alle finanze Fabio Urbinati ha ribadito la volontà del Comune di coinvolgere gli istituti di credito operanti in città per valutare con loro il tipo di apporto che il mondo del credito può offrire in questa difficile congiuntura.

L'assessore alle politiche sociali Margherita Sorge ha ribadito che è assoluta intenzione del Comune mantenere i servizi attualmente esistenti senza però rinunciare ad iniziative di riequilibrio degli oneri tese a chiedere un contributo maggiore a chi possiede di più. In tal senso verranno rivisti i regolamenti di accesso a tutti i servizi attraverso un uso più massiccio dello strumento di rilevazione dei redditi fornito dall'ISEE.