Verso la Macroregione Adriatico Ionica

 

I Lions Club sambenedettese Host e Truentum, con il patrocinio comunale, organizzano il convegno "Verso la macroregione Adriatico-Ionica" fissata per sabato mattina dalle ore 9.30 presso la sala consiliare di viale De Gasperi. L'iniziativa propone un progetto strategico per la competitività dei territori e delle imprese, "ponendo delle condizioni di sviluppo su valutazione e seria cooperazione tra la nostra area e tutta la costa balcanica  nell'ambito del turismo, della pesca, dei trasporti e per rilanciare un'economia che è allo stremo", spiega Maria Pia Silla durante la presentazione della conferenza.

IL CONVEGNO - Durante il convegno, aperto dai presidenti del Lions Club, si succederanno le relazioni del sindaco Giovanni Gaspari e di Giammario Spacca, presidente della Regione Marche, e degli addetti ai lavori Fausto Pugnaloni, presidente UniAdrion e delegato alle relazioni internazionali, Marco Bellardi, direttore segretario dell'iniziativa Adriatico-Ionica, e Fabio Pigliacampo, segretario generale dell'iniziativa Adriatico-Ionica. Moderatore degli interventi e del dibattito conclusivo Giuseppe Buscemi, che grazie alla sua attività di giornalista alla Rai ha aiutato San Benedetto del Tronto ad emergere nel panorama italiano attraverso il mezzo televisivo.

LA MACROREGIONE - Otto i paesi che fanno parte dell'Iniziativa Adriatica Ionica (Iai), ovvero Italia, Albania, Bosnia, Erzegovina, Croazia, Grecia, Serbia, Montenegro e Slovenia, che nel 2014 costituiranno la macroregione con l'approvazione definitiva del Consiglio europeo. Tale incontro vuole quindi dare voce alle aspettative e ascoltare i suggerimenti delle associazioni di categoria, sulla scia delle già esistenti macroregioni come quella Baltica e Danubiana. La macroregione è una modalità innovativa di cooperazione territoriale in grado di rafforzare la coerenza ed il coordinamento delle azioni politiche in vari settori, razionalizzando l'impiego delle risorse finanziarie e coinvolgendo in modo ampio anche le organizzazioni della società civile. Tali interventi potrebbero trovare soluzioni a problemi comuni relativi all'ambiente, all'imprenditoria, alla logistica, ai trasporti, alla cooperazione marittima, alla pesca, allo sviluppo rurale, al turismo, alla cultura, alla cooperazione universitaria e alla sicurezza.