salta ai contenuti
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

La barca

La “Paranza” o Bilancella, era un’imbarcazione ad un albero, pescante a “coppia”, con fondo piatto, per facilitarne l’approdo in tempo di burrasca data la poco profondità delle nostre acque, era munita di coperta con due boccaporti; aveva la sezione orizzontale quasi ovale come i trabaccoli. Praticava la pesca rimanendo in mare per quindici giorni: dal lunedì della prima settimana al sabato della seconda settimana, tempo permettendo. La paranza, in genere, era lunga, fuori ossatura, dai 14 ai 16 metri circa e larga 4 o 6 metri, con un altezza di stiva di 1,50m/1,70m circa. Un paio di paranze imbarcava un equipaggio di 18 uomini. Le vele, principale e secondarie, erano a forma latina; la prima era affidata ad una antenna lunga circa m. 24 e le altre, sorrette dai cosiddetti pennoni servivano a regolare la velocità dei legni secondo l’intensità del vento. Con un buon vento superava la velocità di 12 Miglia nautiche. La stazza lorda variava, dalla paranza più piccola alla più grande, da 22 tonnellate e mezzo ad oltre 28.

Il modello, realizzato dall’abile mano del calafato Gilberto Penzo, riproduce la “Fratellanza”, la paranza varata a San Benedetto il 2 luglio del 1893 dalla “Società di Mutuo Soccorso Fra Marinai” presieduta da Gino Moretti futuro Sindaco della città.

 

 
 

 
 

ATTENZIONE

Il materiale contenuto in queste pagine è soggetto a copyright.

Per utilizzarlo è necessario ottenere il preventivo consenso.

 

 

 

 

MUSEO DEL MARE

Viale Colombo n. 94

63074 San Benedetto del Tronto - AP - Italia

cell. +39 353 4109069

tel. +39 0735 592177

info@museodelmaresbt.it

musei@comunesbt.it

 
torna ai contenuti torna all'inizio