San Benedetto del Tronto - Acquaviva Picena - Carassai
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Monsampolo del Tronto - Montalto delle Marche
Montefiore dell'Aso - Monteprandone - Ripatransone
Il Decreto Legislativo 13 aprile n.65 attuativo della L. 107/2015 sottolinea in più punti (art. 1, comma 3, lettera g); art. 4, comma 1, lettera g); art. 12, comma 4, lettera e) il ruolo del coordinamento pedagogico territoriale (CPT) come elemento di qualificazione del sistema integrato; la sua promozione rappresenta assieme alla formazione continua in servizio una delle voci previste per l’utilizzo del Fondo nazionale (art. 12, comma,2, lettera c).
La Regione Marche per dare attuazione alla L. 107/2015 e al Dlgs 65/2017 ha istituito, con decreto dirigenziale n. 130 del 14 febbraio 2018 il Gruppo di lavoro regionale per la promozione del coordinamento pedagogico composto da 5 rappresentanti esperti per i 23 Ambiti Territoriali Sociali e da 4 rappresentanti delle Università Marchigiane cui si è aggiunto 1 rappresentante delle scuole paritarie. A seguito del lavoro del gruppo, la Giunta regionale, con delibera n. 394 del 8/04/2019 ha approvato gli « INDIRIZZI PER LA COSTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI COORDINAMENTI PEDAGOGICI TERRITORIALI PER IL SISTEMA INTEGRATO DI EDUCAZIONE E DI ISTRUZIONE DALLA NASCITA AI SEI ANNI.»
Il Coordinamento Pedagogico Territoriale NON E’ un tavolo di rappresentanti degli interessi e punti di vista dei diversi nidi e scuole comunali ma una èquipe di professionisti dell’educazione preposti alla promozione, qualificazione, monitoraggio e valutazione della qualità dei servizi e delle attività educative per la popolazione 0-6 anni di un territorio, facente capo all’ Ambito Territoriale Sociale di riferimento.
a) Effettuare analisi e ricerche e monitorare la qualità della vita infantile, i bisogni e le esigenze educative dei bambini 0-6 anni e delle loro famiglie;
b) Supportare professionalmente il lavoro pedagogico dei singoli coordinatori pedagogici dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia, anche per la costituzione e l’avvio dei Poli per l’infanzia;
c) Promuovere la documentazione educativa, la valorizzazione e lo scambio delle buone pratiche educative e di gestione di servizi educativi e scuole dell’infanzia, anche con l'attivazione di centri di documentazione e ricerca pedagogica territoriale 0-6, quale possibile luogo di incontro/scambio, nonché di riferimento identitario sul territorio in materia 0-6 ;
d) analizzare i bisogni formativi degli operatori dei servizi e delle scuole e predisporre e curare iniziative di formazione in servizio per tutto il personale del Sistema integrato di educazione e di istruzione;
e) mettere a punto metodiche e strumenti e curare la rilevazione e misurazione della qualità dei servizi educativi erogati e coordinarne la implementazione in accordo con i soggetti gestori;
f) curare la coerenza e la continuità di linee educative tra i servizi 0-3 e 3-6 e con il primo ciclo della scuola primaria, in accordo con le linee guida pedagogiche nazionali per il sistema integrato di educazione ed istruzione, anche con l'attuazione di progettualità specifiche in èquipes multidisciplinari;
g) avanzare proposte ai propri responsabili locali e regionali per il sostegno e il miglioramento della qualità del Sistema integrato di educazione ed istruzione dalla nascita ai sei anni;
h) favorire l'attivazione e la diffusione di iniziative, progettualità e servizi innovativi 0-6 anni e di sostegno della genitorialità;
i) favorire e sostenere la qualità della crescita della "rete" dei servizi educativi 0-6 in collaborazione con tutte le agenzie del territorio, a favore di una reale integrazione educativa-socio-sanitaria territoriale;
j) favorire e sostenere l'inclusività del sistema educativo e scolastico, per l’integrazione delle diversità e diversabilità;
k) favorire e sostenere la partecipazione delle famiglie all'interno dei servizi e delle progettualità 0-6.
In ciascun Ambito Territoriale Sociale su iniziativa del Coordinatore sociale d’Ambito, entro 3 mesi dall’atto regionale di indirizzo (8/4/2019) è costituito il Coordinamento Pedagogico Territoriale composto da: -coordinatori pedagogici dei servizi educativi 0-3 anni pubblici e privati previsti dalla L.r. 9/2003 e relativo regolamento di attuazione; -coordinatori pedagogici per le scuole d’infanzia statale o, nella fase transitoria di costituzione di questo ruolo, da figure di sistema individuate dagli istituti scolastici statali o da reti di questi istituti, secondo le indicazioni dell’Ufficio Scolastico Regionale; -coordinatori pedagogici (didattici) delle scuole dell’infanzia paritarie, come da L.62/2000 (C. Ministeriale n. 31/2003) ;
Attualmente , per i servizi all’infanzia, la L.R. Marche n.9/2003 per i servizi 0-3 anni e il suo Regolamento di attuazione prevedono le figure di coordinamento con responsabilità pedagogiche ed organizzative, allo scopo di garantire la continuità nella programmazione educativa e la qualità degli interventi.
supportare il personale dei servizi nella progettazione e nella realizzazione degli interventi educativi; -verificarne i risultati; - promuovere il confronto con le famiglie e predisporre i piani di formazione Il coordinatore collabora alla definizione del programma di attuazione e gestione dei servizi di ciascun ambito territoriale sociale
La circolare del Ministero Istruzione n. 31 del 18.3.2003, attuativa della Legge sulla Parità Scolastica n. 62 del 10.3.2000 prevede la figura del coordinatore delle attività educative e didattiche della scuola paritaria, designato dal gestore che, nella propria responsabilità, si avvale di personale con cittadinanza italiana o di paese membro dell'Unione Europea munito di esperienza e competenza didattico-pedagogica adeguata. Il nominativo e i titoli professionali del coordinatore designato devono essere segnalati all'Ufficio scolastico regionale..
La scuola dell’infanzia statale, a differenza delle scuole paritarie pubbliche e private, non conosce il ruolo del coordinatore pedagogico, se non per qualche sperimentazione in alcune Regioni. Si tratta dunque di introdurre una assoluta novità. CIRCOLARE MIUR n. 404 del 19.02.2018 «Attuazione del Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 65 "Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino ai sei anni". Primi orientamenti operativi per gli Uffici Scolastici Regionali.»
CIRCOLARE MIUR n. 404 del 19.02.2018 Il decreto 65/2017 affida agli Uffici scolastici regionali un ruolo di collaborazione con le Regioni, previe opportune intese, ai fini della programmazione dell'istituzione dei poli per l'infanzia (art. 3, comma 2) e della promozione dei coordinamenti pedagogici (art. 6, comma 1, lett. c.). Il decreto 65/2017 affida la promozione di tali strutture alle Regioni sulla base di intese con gli Uffici scolastici regionali e le rappresentanze degli Enti locali, valorizzando le risorse professionali disponibili all'interno del sistema integrato e salvaguardando peculiarità, identità, modelli organizzativi. A tal fine, dice la nota MIUR, è opportuno compiere una ricognizione delle iniziative di raccordo territoriale esistenti e avviare protocolli operativi a livello regionale e locale con i quali definire modalità di rapporto, compiti, responsabilità amministrative e pedagogiche, risorse umane e finanziarie disponibili per l'attivazione del coordinamento pedagogico territoriale.