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L'INPS ha pubblicato il nuovo Bando per l'anno 2017
Dal 1° marzo i dipendenti e i pensionati pubblici con un familiare disabile potranno chiedere di accedere al nuovo programma “Home care premium” che prevede un contributo economico mensile fino a 1.000 euro per pagare “l'assistente familiare” (il/la badante che si prende cura della persona in situazione di difficoltà).
La domanda potrà essere inviata dalle ore 12,00 del giorno 1 marzo 2017 e non oltre le ore 12,00 del giorno 30 marzo 2017.
Il programma partirà il 1° luglio 2017 e si concluderà alla fine del 2018 con l'obiettivo di coinvolgere circa 30.000 persone in tutta Italia.
L'aiuto è legato sia al grado di disabilità sia alla propria situazione economica.
Il tetto massimo si ha in caso di disabilità gravissima (quella che prevede il diritto all'indennità di accompagnamento).
Il Bando del Progetto Home Care Premium 2017 non ha termini di scadenza per la presentazione delle domande. Dopo la prima scadenza del 30 Marzo 2017 che ha determinato la prima graduatoria degli ammessi al progetto, a decorrere dal 27 aprile 2017 ore 12.00, è possibile presentare nuove domande, sia per coloro che non hanno già presentato domanda entro il 30 marzo 2017 sia, solo in caso di aggravamento, per gli idonei che hanno già presentato domanda entro i predetti termini. Le nuove domande accolte comporteranno l’aggiornamento della graduatoria degli idonei e saranno ammesse in graduatoria il trentesimo giorno a decorrere dalla data di presentazione. La graduatoria verrà aggiornata il primo giorno lavorativo di ogni mese e sarà pubblicata sul sito dell’Istituto. Le nuove domande di cui al presente comma saranno valutate secondo i criteri e con le modalità di cui alBando consultabile su questo sito.
Coordinatrice di Progetto:
Dott.ssa Alessandra Brandimarte
Sportello informativo Home Care Premium:
tel. 0735.794475 - Fax 0735.781689
e-mail: homecare@comunesbt.it
Per info nazionali: www.inps.it
15 maggio 2025
L'evento formativo è finalizzato a presentare alla comunità educante del Piceno la nascita e l'operato del Sistema Integrato 0-6 Piceno. Questo sistema promuove la continuità educativa e la collaborazione tra i servizi per l'infanzia, come nidi d'infanzia, centri infanzia, sezioni primavera e scuole dell'infanzia, attraverso esperienze condivise tra bambini, bambine e famiglie. Inoltre, favorisce la formazione congiunta del personale educativo 0-6 anni, grazie al coordinamento dei Centri Pedagogici Territoriali (CPT) 0-6 della provincia picena e al loro coordinamento unitario. Tali iniziative sono rese possibili grazie al Protocollo d'Intesa CPT 0-6 d’interambito piceno, che rappresenta lo strumento di governance per l'attuazione del sistema integrato di educazione e istruzione per i bambini dalla nascita ai sei anni di età.
15 aprile 2025
Fosti G., Notarnicola E., Perobelli E. (2025), Il settore Long Term Care tra connessioni, interdipendenze e necessità di integrazione.
7° Rapporto Osservatorio Long Term Care
La sintesi su VITA. "Nel 2023 gli anziani non autosufficienti in Italia hanno superato il tetto dei quattro milioni (+1,7% rispetto al 2021). Il trend di invecchiamento della popolazione impatta significativamente sul settore Long term care – Ltc e sta portando a un aumento crescente della domanda di servizi, a cui è necessario rispondere creando una connessione sempre più stretta tra Residenze per anziani, servizi sanitari ospedalieri e territoriali per migliorare l’efficacia e l’efficienza dei sistemi di welfare. Il 7° Rapporto Osservatorio Long term care Cergas Sda Bocconi-Essity, presentato oggi nel corso di un convegno a Milano, parte da questi dati e pone al centro il tema delle interdipendenze tra il settore dell’assistenza agli anziani e altri comparti rilevanti, con l’obiettivo di esplorare, nella prospettiva delle Residenze sociosanitarie assistenziali – Rsa, quali siano le interdipendenze più rilevanti e come vengano presidiate.
I dati che emergono mostrano uno scenario complesso e non privo di criticità: le Residenze per anziani coprono soltanto il 7,6% del bisogno degli over 65 non autosufficienti; l’assistenza domiciliare integrata – Adi si conferma il servizio più diffuso, ma raggiunge appena il 30,6% degli anziani non autosufficienti, soffrendo di una riduzione progressiva delle ore medie per utente; i centri diurni sono marginali, con una copertura insufficiente, pari allo 0,6% del bisogno; a sopperire alla carenza nell’offerta dei servizi da parte delle strutture intervengono le figure delle badanti, che nel 2023 si stima che fossero un milione 34.243 tra regolari e irregolari.
La performance dei servizi, dunque, appare carente e inadeguata rispetto alla richiesta degli anziani e delle famiglie, spesso costrette a far fronte all’emergenza in qualità di caregiver, come racconta l’ultimo numero di VITA magazine, titolato La solitudine dei caregiver : se hai un abbonamento puoi scaricare subito qui la versione digitale, oppure abbonati per scoprire il magazine e tutti gli altri contenuti dedicati.
A quanto detto si aggiunge un ulteriore aspetto critico, che riguarda le aree di interdipendenza tra Rsa e i principali attori sanitari nella presa in carico del paziente anziano. Il 7° Rapporto Ltc riporta i risultati di un sondaggio condotto su 106 residenze per anziani – ognuna delle quali gestisce in media 113 posti letto – che restituisce una fotografia degli scambi e delle connessioni tra Rsa e gli altri attori del settore. Dall’indagine emergono tre principali evidenze che raccontano alcune criticità del sistema.
Prima criticità. La valutazione del bisogno dell’anziano, necessaria per l’accesso in struttura, coinvolge principalmente tre attori: il medico di Medicina generale (67,9%), le Aziende sanitarie (67,9%), i Servizi sociali comunali (69,8%). La valutazione del bisogno è parcellizzata e non tiene conto delle caratteristiche dei servizi di cui gli anziani avrebbero bisogno. I rapporti con le strutture avvengono tramite scambi formali e amministrativi, alimentando il rischio di offrire servizi inadeguati o non coerenti con i bisogni dei singoli.
Seconda criticità. Le Residenze per anziani hanno piena autonomia nella definizione del dettaglio dell’erogazione dei servizi nel 38% dei casi. Questo fa sì che non si realizzi un’interfaccia strutturata con altri soggetti sanitari, creando inefficienze e spesso la duplicazione dei servizi. Ciò avviene anche nel caso di attivazione di servizi di urgenza, come l’accesso in pronto soccorso o il ricovero ospedaliero.
11 aprile 2025
Interventi a favore di persone in condizioni di disabilità gravissima di cui all'Art. 3 del D.M. 26.09.2016
Presentazione della domanda di riconoscimento della condizione di disabilità gravissima
D.G.R. n.264/2025 – D.G.R. n.1496/2023 – DD n. 66/CDI/2025 “DPCM 03/10/2022 “Fondo Nazionale per la non autosufficienza 2022/2024. Approvazione Avviso pubblico relativo all’intervento “Contributo a favore di persone con disabilità gravissima”– annualità 2024”
L’intervento consiste in un contributo economico finalizzato ad attivare o rafforzare la presa in carico della persona non autosufficiente attraverso un piano personalizzato di assistenza, che integri le diverse componenti sanitaria, sociosanitaria e sociale, in modo da assicurare la continuità assistenziale.
Per accedere al contributo è necessario ottenere il riconoscimento della condizione di "Disabilità Gravissima" di cui all’art.3 c.2 del D.M. 26/09/2016 attraverso una certificazione rilasciata da un'apposita commissione sanitaria provinciale.
Chi puo' fare domanda di riconoscimento della condizione di "Disabilità Gravissima" di cui all’art. 3 c. 2 del D.M. 26/09/2016 :
le persone già beneficiarie di accompagnamento di cui alla legge 11/02/1980, n. 18 o non autosufficienti ai sensi dell'allegato 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n.159 del 2013 e per le quali si sia verificata una delle condizioni (attestata da apposita certificazione medica specialistica) previste dalla lettera a) alla lettera i) di cui all'art. 3 c. 2 del D.M. 26/09/2016 (come da allegato A del presente bando).
Sono esclusi dal beneficio i soggetti ospiti di strutture residenziali.