Corso di formazione per assistenti familiari e familiari

Progetto "Home Care Premium"

 
 

Il corso, di complessive 12 ore, è gratuito e destinato a le persone iscritte al Registro Assistenti familiari istituito dagli Ambiti Territoriali Sociali 21 e 23 ed i familiari dei beneficiari del progetto Home Care Premium 2012.

Obiettivi:

• Comprendere qual è il ruolo dell’assistente familiare o familiare, sia esso organizzato in associazioni o singoli individui vicini al soggetto assistito
• Conoscere quali sono le caratteristiche delle persone non autosufficienti o fragili e come assisterle
• Sapere come relazionarsi, comunicare e gestire le emozioni con la persona non autosufficiente e con chi la assiste

Alla fine del corso verrà rilasciato un attestato di frequenza.

Date incontri:

16 aprile 2014 Auditorium comunale San Benedetto del Tronto - 17.30-20.30

29 aprile 2014 Auditorium comunale San Benedetto del Tronto - 18.00-20.30

6 maggio 2014 Auditorium comunale San Benedetto del Tronto - 17.30-20.30

13 maggio 2014 Auditorium comunale San Benedetto del Tronto - 17.30-20.30

Maggiori dettagli nel volantino.

 
 
 
 
Approfondimenti

16 maggio 2025

AVVISO PUBBLICO per l'assegnazione in via sperimentale di contributi economici destinati a persone con disabilità inseriti in percorsi residenziali con progetti "DOPO DI NOI "

Avviso per l'assegnazione in via sperimentale di contributi economici destinati a persone con disabilità inseriti in percorsi residenziali con progetti "Dopo di Noi"

 

Proponente: Ambito Territoriale Sociale n. 21

Ente capofila : Comune di San Benedetto del Tronto

Scadenza presentazione: 31/12/2025

Responsabile del procedimento: Dott.ssa Maria Simona Marconi

 

 
CONVEGNO_Il SISTEMA INTEGRATO 0-6  Un modello di governance e welfare per le pari opportunità educative dei bambini e delle bambine da zero a sei anni di età- 20 Maggio 2025 - ore 16.00 - Ascoli Piceno-Teatro Ventidio Basso

15 maggio 2025

CONVEGNO_Il SISTEMA INTEGRATO 0-6 Un modello di governance e welfare per le pari opportunità educative dei bambini e delle bambine da zero a sei anni di età- 20 Maggio 2025 - ore 16.00 - Ascoli Piceno-Teatro Ventidio Basso

L'evento formativo è finalizzato a presentare alla comunità educante del Piceno la nascita e l'operato del Sistema Integrato 0-6 Piceno. Questo sistema promuove la continuità educativa e la collaborazione tra i servizi per l'infanzia, come nidi d'infanzia, centri infanzia, sezioni primavera e scuole dell'infanzia, attraverso esperienze condivise tra bambini, bambine e famiglie. Inoltre, favorisce la formazione congiunta del personale educativo 0-6 anni, grazie al coordinamento dei Centri Pedagogici Territoriali (CPT) 0-6 della provincia picena e al loro coordinamento unitario. Tali iniziative sono rese possibili grazie al Protocollo d'Intesa CPT 0-6 d’interambito piceno, che rappresenta lo strumento di governance per l'attuazione del sistema integrato di educazione e istruzione per i bambini dalla nascita ai sei anni di età.

 
Non autosufficienza. VII Rapporto Cergas Bocconi sulla Long term care 2025

15 aprile 2025

Non autosufficienza. VII Rapporto Cergas Bocconi sulla Long term care 2025

Fosti G., Notarnicola E., Perobelli E. (2025), Il settore Long Term Care tra connessioni, interdipendenze e necessità di integrazione.

7° Rapporto Osservatorio Long Term Care

 

La sintesi su VITA. "Nel 2023 gli anziani non autosufficienti in Italia hanno superato il tetto dei quattro milioni (+1,7% rispetto al 2021). Il trend di invecchiamento della popolazione impatta significativamente sul settore Long term care – Ltc e sta portando a un aumento crescente della domanda di servizi, a cui è necessario rispondere creando una connessione sempre più stretta tra Residenze per anziani, servizi sanitari ospedalieri e territoriali per migliorare l’efficacia e l’efficienza dei sistemi di welfare. Il 7° Rapporto Osservatorio Long term care Cergas Sda Bocconi-Essity, presentato oggi nel corso di un convegno a Milano, parte da questi dati e pone al centro il tema delle interdipendenze tra il settore dell’assistenza agli anziani e altri comparti rilevanti, con l’obiettivo di esplorare, nella prospettiva delle Residenze sociosanitarie assistenziali – Rsa, quali siano le interdipendenze più rilevanti e come vengano presidiate.

I dati che emergono mostrano uno scenario complesso e non privo di criticità: le Residenze per anziani coprono soltanto il 7,6% del bisogno degli over 65 non autosufficientil’assistenza domiciliare integrata – Adi si conferma il servizio più diffuso, ma raggiunge appena il 30,6% degli anziani non autosufficienti, soffrendo di una riduzione progressiva delle ore medie per utente; i centri diurni sono marginali, con una copertura insufficiente, pari allo 0,6% del bisogno; a sopperire alla carenza nell’offerta dei servizi da parte delle strutture intervengono le figure delle badanti, che nel 2023 si stima che fossero un milione 34.243 tra regolari e irregolari.

 

La performance dei servizi, dunque, appare carente e inadeguata rispetto alla richiesta degli anziani e delle famiglie, spesso costrette a far fronte all’emergenza in qualità di caregiver, come racconta l’ultimo numero di VITA magazine, titolato  La solitudine dei caregiver : se hai un abbonamento puoi scaricare subito qui la versione digitale, oppure abbonati per scoprire il magazine e tutti gli altri contenuti dedicati.

A quanto detto si aggiunge un ulteriore aspetto critico, che riguarda le aree di interdipendenza tra Rsa e i principali attori sanitari nella presa in carico del paziente anziano. Il 7° Rapporto Ltc riporta i risultati di un sondaggio condotto su 106 residenze per anziani – ognuna delle quali gestisce in media 113 posti letto – che restituisce una fotografia degli scambi e delle connessioni tra Rsa e gli altri attori del settore. Dall’indagine emergono tre principali evidenze che raccontano alcune criticità del sistema.

Prima criticità. La valutazione del bisogno dell’anziano, necessaria per l’accesso in struttura, coinvolge principalmente tre attori: il medico di Medicina generale (67,9%), le Aziende sanitarie (67,9%), i Servizi sociali comunali (69,8%). La valutazione del bisogno è parcellizzata e non tiene conto delle caratteristiche dei servizi di cui gli anziani avrebbero bisogno. I rapporti con le strutture avvengono tramite scambi formali e amministrativi, alimentando il rischio di offrire servizi inadeguati o non coerenti con i bisogni dei singoli.

Seconda criticità. Le Residenze per anziani hanno piena autonomia nella definizione del dettaglio dell’erogazione dei servizi nel 38% dei casi. Questo fa sì che non si realizzi un’interfaccia strutturata con altri soggetti sanitari, creando inefficienze e spesso la duplicazione dei servizi. Ciò avviene anche nel caso di attivazione di servizi di urgenza, come l’accesso in pronto soccorso o il ricovero ospedaliero.